Minaccia e aggredisce i carabinieri con due roncole, un militare spara per proteggere il collega
Dopo i colpi esplosi in Colonne, altro intervento dei militari in zona Rogoredo.
Minaccia e aggredisce i carabinieri con due roncole, un militare spara per proteggere il collega.
Minaccia e aggredisce i carabinieri con due roncole, un militare spara per proteggere il collega
MILANO – Un colpo esploso per proteggere il collega. Dopo la sparatoria in Colonne, con un militare dell’Arma che ha usato la pistola in seguito all’aggressione di un cane aizzato dal padrone (nessun ferito grave, due ragazzi colpiti di striscio), un’altra sparatoria è avvenuta in via Sant’Arialdo, nei pressi del tristemente noto boschetto dello spaccio di Rogoredo.
L'intervento in piena notte in via Sant’Arialdo
Intorno alle 3.30, nella notte tra giovedì e venerdì, tre equipaggi del Nucleo Radiomobile e uno della Stazione Rogoredo sono intervenuti in via Sant’Arialdo, dove due guardie giurate di Sicuritalia avevano segnalato, durante un servizio perlustrativo, la presenza in strada di un uomo, 57 anni, in evidente stato confusionale che brandiva due roncole e aveva minacciato gli operatori. Nonostante i ripetuti tentativi e inviti rivolti all’uomo a riporre le armi e l’uso dello spray urticante da parte di uno dei militari, il 57enne ha continuato a minacciare i carabinieri e a brandire le roncole.
L'aggressione e lo sparo per difendersi del militare
Nel corso della mediazione, l’uomo tenuto a breve distanza dagli operanti, si è mosso improvvisamente in direzione di uno dei carabinieri. Il collega ha quindi esploso un colpo di pistola in direzione delle gambe dell’aggressore, colpendolo alla coscia sinistra. L’uomo, incensurato, ha riferito di essere in cura al Cps (Centro Psico Sociale) per problemi psichiatrici ed è stato trasportato in codice giallo, non in pericolo di vita, all’ospedale Policlinico.
Il personale medico lo ha preso in cura ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la riduzione di una frattura al femore. L’uomo è uscito dalla sala operatoria e non si trova in gravi condizioni.