Prenotazione vaccini, scoperto un (altro) problema: basta il giusto link e chiunque può aderire
Scoperto ancora un bug nel sistema di prenotazione sviluppato da Aria, che presto sarà sostituito con quello di Poste.
Nella giornata di ieri Radio Popolare, facendo un esperimento mirato, ha scoperto un bug nel sistema di prenotazione sviluppato da Aria (che presto sarà sostituito con quello di Poste) che avrebbe permesso di accedere al vaccino contro il Covid anche chi non ne ha diritto. L'ennesimo problema relativo alla prenotazione dei vaccini, che fa sorgere un dubbio: fino ad ora in quanti hanno beneficiato del vaccino senza averne diritto? E quelli che avrebbero effettivamente la precedenza quanto ancora dovranno attendere?
Il presidente Fontana oggi ha riconosciuto un problema relativo alle prenotazioni, sostenendo che Regione è già in moto per risolvere le problematiche riscontrate nelle ultime settimane.
Bug nella prenotazione vaccini: col giusto link può aderire chiunque
Se da un lato c’è un problema di dosi, dall’altra ce n’è anche uno, non certo indifferente, di organizzazione. E che il software sviluppato da Aria Spa, la centrale acquisti di Regione, per la raccolta e la distribuzione delle adesioni dei cittadini alla campagna vaccinale, avesse diversi problemi non è un mistero. Ad ammetterlo infatti una settimana fa erano stati proprio la vicepresidente della Regione Letizia Moratti e il consulente per l’emergenza Covid Guido Bertolaso, annunciando proprio per quei problemi che presto si sarebbe adottato il software di Poste Italiane. Abbandonando, quindi, quello di Aria costato alla Regione ben 22 milioni di euro.
Oltre ai problemi di “distribuzione” dei vaccinandi (citati anche da Bertolaso) ora sul sistema lombardo di accesso ai vaccini cade un’altra tegola raccontata da Radio Popolare: tra le chat Whatsapp gira un link che permetterebbe di bypassare i “filtri” inseriti fino ad ora per limitare l’accesso alle categorie previste dal piano vaccinale. Il link, riporta l’inchiesta, sarebbe quello inviato ai sanitari e inoltrato anche a chi sanitario non è.
Col percorso “normale” dalla pagina Campagna vaccinale anti-COVID-19 – Regione Lombardia (servizirl.it) inserendo i propri dati si viene fermati se questi non risultano nelle banche dati “attive” come quelle del personale scolastico. Con il link di cui parla Radio Popolare invece no. E funziona.
“Lunedì 8 marzo siamo andati all’Ospedale Militare di Baggio insieme a una persona che si era iscritta per la vaccinazione senza avere alcun diritto.
Ovviamente, abbiamo rifiutato il vaccino, all’ultimo momento”
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Decine. Forse molti più, anche migliaia
Il “problema” è noto ai vertici dell’Asst Santi Paolo e Carlo, interpellati dal giornalista di Radio Popolare, che prima parla di “casi che si contano sulle dita di una mano” poi di, in media, tre casi individuati alla settimana.
“Certo, ci sono dei controlli per verificare che il link non venga utilizzato da persone che non ne hanno il diritto. Ma sono controlli che possono essere bucati”.
Capire quanti siano effettivamente i “non aventi diritto” che hanno ricevuto il vaccino è quasi impossibile. Quel che certo è che, almeno potenzialmente, potrebbero essere migliaia: non si tratta di un trucco da hacker ma di un semplice link circolato di chat in chat e diffuso da un gruppo all’altro.
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Prenotazioni in farmacia agli over 60
Meno grave, quanto comunque simbolo che qualcosa non funziona, un’altra stranezza registrata e nelle ultime settimane. Come sappiamo, oggi possono aderire alla campagna vaccinale gli over 80 e il personale scolastico. Gli altri (sanitari, forze dell’ordine, professionisti privati della sanità) ricevono un invito diretto. Bene, un paio di settimane fa alcuni farmacisti si sono accorti che riuscivano ad effettuare l’adesione anche gli over 65 e, poi, agli over 60. Anche qui, la notizia è presto circolata e in molti sono andati a mettersi in coda (virtuale) nella speranza di ricevere l’sms con l’appuntamento. Sms che, sembra, non sia arrivato a nessuno indicando che forse si trattava di un “binario morto”.