Lombardia verso la zona rossa con i suoi 310 contagi ogni 100mila abitanti e l'Rt sopra 1.25
Le misure istituite con la zona arancione rafforzata, al momento, non stanno dando i risultati sperati.
Purtroppo i numeri non lasciano alcuno spazio alla fantasia o alla speranza: in Lombardia la curva epidemiologica oscilla su valori per i quali pare necessaria (e inevitabile) la classificazione in zona rossa. Sia che si prenda in considerazione l’incidenza settimanale dei contagi, sia che si valuti l’indice Rt.
Se la scorsa settimana l'abbiamo "scampata", ci sono minime possibilità che la Lombardia possa rimanere arancione.
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Lockdown automatici
Da giorni il Comitato tecnico scientifico spinge affinché il Governo stabilisca che le zone rosse scattino automaticamente quando si supera la soglia dei 250 casi settimanali ogni centomila abitanti. Un valore abbondantemente superato da ben due settimane in Lombardia, visto che oggi si attesta sui 310 casi ogni centomila abitanti, mentre sette giorni fa era a 268 casi.
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Le misure istituite con la zona arancione rafforzata, al momento, non stanno dando i risultati sperati, visto che comunque, al netto della chiusura delle scuole, vi sono ancora ampi margini di movimento all’interno almeno del proprio Comune di residenza (senza contare l'aumento di chi - esasperato o menefreghista? - entro i limiti del proprio comune non ci rimane più da un pezzo).
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In aumento anche l’indice Rt regionale
I contagi sono trainati soprattutto da quanto si sta vivendo in provincia di Brescia, primo territorio a essere colpito da un’ampia diffusione di focolai legati alla variante inglese del Covid. L’indice Rt lombardo calcolato sui casi sintomatici oscillerebbe tra 1.28 e 1.32, in aumento rispetto alla precedente rilevazione e oltre al livello di 1.25 per cui è previsto il passaggio in zona rossa.
Zona rossa nei week-end
Per arginare la diffusione dei contagi, il Governo è al lavoro per approntare alcune modifiche al Dpcm in vigore da sabato (6 marzo), che saranno valutate sulla base dei dati aggiornati. Oggi è il tanto atteso giorno in cui le Regioni verranno classificate nelle rispettive fasce di rischio, ma indipendentemente dalle colorazioni una misura al vaglio dell’esecutivo è la chiusura totale nei fine settimana.
Oltre alle zone rosse automatiche, la serrata nei week-end servirebbe a contenere gli spostamenti delle persone in giorni in cui la mobilità è più elevata rispetto ai giorni feriali.