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Bernardo dopo la sconfitta: "Starò in Comune pur continuando a fare il medico"

Il candidato del centro destra ha preso oltre 25 punti in meno rispetto a Beppe Sala, rieletto al primo turno.

Bernardo dopo la sconfitta: "Starò in Comune pur continuando a fare il medico"
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Durante le scorse ore il candidato sindaco del centro destra Bernardo, appresa la notizia dell'imminente e palese sconfitta, durante una conferenza stampa a Milano al Nhow Hotel di via Tortona ha rilasciato diverse dichiarazioni in merito alla campagna elettorale e ai risultati ottenuti, affermando di non voler lasciare la politica ma di aver intenzione di continuare a fare il medico.

(In copertina foto tratta dalla pagina Facebook di Matteo Salvini)

"Starò in Comune pur continuando a fare il medico"

Durante la conferenza stampa Bernardo, sempre elegante con abito blu, camicia celeste e cravatta Rossa, ha rimarcato i propri traguardi, al netto della scottante sconfitta contro il sindaco uscente (rieletto) Beppe Sala.

Il primario milanese ha sfidato "chiunque a ottenere un risultato migliore in 15 giorni di campagna elettorale. Avevamo bisogno di più tempo. Allora forse le cose potevano andare in maniera diversa" - aggiungendo - "Ero uno sconosciuto, abbiamo iniziato i primi di agosto, questo è il tempo abbiamo lavorato 15 giorni, forse 17 non di più. Abbiamo lasciato il segno a Milano ma credo che il vero vincitore oggi sia uno solo: l’astensionismo. [...] Ho deciso che starò in Comune, pur continuando a fare il medico. Mi vedrete entrare a Palazzo Marino, è certo che l'avventura non finisce qui. Non è la fine ma l'inizio di una bella e grande storia. [...] Dobbiamo portare avanti il seme che abbiamo piantato, dobbiamo crescere una pianta forte, robusta".

Bernardo ha poi precisato: "Non credo che ci siano stati errori Sarebbe stato difficile fare di più. Ho fatto più di 7mila km. Abbiamo fatto tanto"

In conclusione il primario milanese ha ringraziato i partiti di coalizione e i loro esponenti, dichiarando di averli sentiti vicini come una famiglia. Su Sala ha poi aggiunto:

"Auguro al sindaco Beppe Sala di andare avanti e far crescere la nostra città ma deve guardare quello che ho visto io. Sala non l'ho sentito. Avrò il piacere di sentirlo. Spero davvero, aldilà dei programmi, che non siano dimenticate le persone che hanno deciso di non andare a votare. [...] Sala è un signore, è un uomo per bene".

La sconfitta ammessa da Salvini

Anche il leader della Lega, grande sostenitore di Bernardo, questa mattina si è trovato a dover fare i conti con la sconfitta netta subita a Milano, dove il "sindaco radical chic" ha guadagnato oltre 25 punti in più rispetto al candidato di centro destra ottenendo una vittoria in prima battuta, senza necessità di ballottaggio (a Milano mai successo in quasi 20 anni).

In un post su Facebook Matteo Salvini ha tirato le somme di queste elezioni, riconoscendo riconosciuto la perdita milanese: "Abbiamo perso (al primo turno e di tanto) Bologna, Milano e Napoli: responsabilità solo nostra."

"Innanzitutto una riflessione, senza inventarsi scuse: se la metà dei cittadini sceglie di non votare non è certo colpa loro, è solo colpa nostra.
Dei nostri errori, litigi e ritardi: che mi serva e ci serva di lezione. Veniamo ai risultati.
Stravinciamo in Regione Calabria, con il doppio dei voti del candidato di sinistra (54 a 27).
Andiamo al ballottaggio a Roma e Torino, dove cinque anni fa al ballottaggio andarono PD e 5Stelle.
Abbiamo perso (al primo turno e di tanto) Bologna, Milano e Napoli: responsabilità solo nostra.
Abbiamo vinto al primo turno in città come Grosseto, Novara e Pordenone.
Arriviamo al ballottaggio in tante altre città fra cui Caserta, Latina e Varese, dove fino a ieri governava la sinistra.
La Lega ha oggi circa 50 Sindaci in più rispetto a ieri in tutta Italia, dalla Puglia alla Lombardia, dall’Emilia alla Basilicata, dal Veneto alla Liguria.
Ma quando milioni di persone non vanno votare abbiamo perso e ho perso, c’è da lavorare di più e meglio.
Quindi GRAZIE a voi per i consigli, le critiche, i dubbi e le proposte.
E buon lavoro di cuore a TUTTI i Sindaci, di qualunque colore politico, per il bene della nostra Italia."

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