Mostra antologica

Ferdinando Scianna conquista Milano: il suo mondo in bianco e nero "colora" Palazzo Reale

Un'esposizione colossale che racconta, in più di 200 fotografie, il percorso del grande fotogiornalista italiano...

Ferdinando Scianna conquista Milano: il suo mondo in bianco e nero "colora" Palazzo Reale
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Il bianco e nero come infinita sfumatura di colori, come stile di vita, come unico "filtro" nei confronti della realtà. Il grande bianco e nero, quello dei maestri, di chi sa regalare agli spettatori tutte le gradazioni di una vita, di un mondo, di una società. E' l'occhio del maestro siciliano Ferdinando Scianna il protagonista assoluto della mostra, la grande esposizione visibile fino al 5 giugno 2022 al piano nobile di Palazzo Reale. Un'antologica imperdibile con due sezioni inedite, una dedicata a Leonardo Sciascia, l'altra, la biografia, con una selezione dei libri del fotografo che ha fatto parte della "famiglia" Magnum, la più famosa e ambita agenzia fotogiornalistica internazionale.

Ferdinando Scianna conquista Milano: il suo mondo in bianco e nero "colora" Palazzo Reale

Riassumere il percorso di uno dei più grandi fotogiornalisti al mondo non è affatto semplice. Lo si può fare, sicuramente, dopo averne studiato anche le più sottili pieghe del pensiero, dopo aver analizzato le sue prospettive, le motivazioni che l'hanno portato a guardare il mondo attraverso una macchina fotografica, per oltre mezzo secolo. Ferdinando Scianna non lo si spiega, lo si vive. E l'occasione, senza dubbio, per avvicinarsi al suo modo di svolgere il lavoro (la missione) di fotogiornalista, può essere la visita della grande esposizione antologica in mostra fino ai primi di giugno a Palazzo Reale.

Lì c'è davvero un po' di tutto, tante tessere di un grande mosaico, la vita, messe insieme per regalare agli spettatori un mondo dimenticato, quello del passato, ma non solo. Vedere le immagini del maestro che ha potuto far parte dell'esclusiva agenzia fotogiornalistica internazionale Magnum, vuol dire anche fare un tuffo nella modernità. Ma con un occhio diverso, rinnovato. Le sue fotografie, infatti, insegnano. Mostrano come si può essere padroni di una realtà, senza voler macchiarsi di stile, ma puntando sul contenuto. Dimostrano, in altre parole, che anche oggi la fotografia può essere strumento e non fine, mezzo e non vezzo.

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Una mostra antologica, si diceva, che raccoglie oltre 200 immagini divise in tre grandi corpi, articolati a loro volta, in una ventina di sezioni tematiche. C'è la "sua" Sicilia con le feste patronali, ma anche i volti dei semplici cittadini, ci sono le immagini scattate in occasione di viaggi all'estero dall'America all'India. E poi c'è il suo interesse per le ombre, per gli oggetti del quotidiano, per l'innocenza dei bambini, per il sonno, e pure per la bellezza femminile.

La mostra è raccontata in prima persona attraverso le tavole posizionate all'ingresso delle sale. Ma ci sono anche filmati, libri, racconti paralleli di oltre mezzo secolo di percorso. L'esposizione a cura di Paola Beregna, Denis Curti, Alberto Bianda art director, è promossa e prodotta da Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale e Civita Mostre e Musei. Il catalogo è di Marsilio Editore.

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