per una scuola diversa

Tre licei occupati a Milano: alla protesta si aggiungono il Vittorio Veneto e il Beccaria

La protesta degli studenti continua: i ragazzi non sono più disposti ad aspettare, vogliono essere ascoltati.

Tre licei occupati a Milano: alla protesta si aggiungono il Vittorio Veneto e il Beccaria
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La protesta degli studenti continua: a inizio settimana i liceali del classico Carducci hanno occupato la loro scuola, seguiti da quelli del Vittorio Veneto e, da oggi, anche dal Beccaria di Milano. Non sono più disposti ad aspettare, vogliono farsi ascoltare.

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Tre licei occupati a Milano

Questa settimana a fare da apripista alle scuole milanesi è stato il Liceo Classico Carducci che da lunedì mattina ha iniziato l'occupazione nella sede di via Beroldo 9, mentre nella succursale di via Demostene al civico 40 ha continuato le lezioni sono proseguite, fino ad oggi almeno.

L'8 febbraio 2022 anche il Liceo Scientifico Vittorio Veneto si è unito alla protesta occupando l'istituto e lasciando ad Instagram le parole per spiegare il loro gesto:

"Noi studentз del Liceo Scientifico Vittorio Veneto abbiamo occupato il nostro Istituto, a seguito di un'assemblea plenaria svoltasi all’interno della scuola, in cui la maggioranza ha votato a favore di questo gesto.
L’occupazione è una presa di posizione molto forte, con la quale ci proponiamo di denunciare le condizioni scolastiche estremamente limitanti che viviamo tutti giorni e rivendicare una gestione della scuola, a livello locale come nazionale, che tenga veramente conto dei bisogni e dei desideri profondi dellз studentз e che non sia dettata da politiche determinate solo da criteri tecnici e burocratici.

Obiettivo primario di questa occupazione è offrire a tuttз lз studentз la possibilità di vivere una scuola diversa da quella degli ultimi anni, in cui la socialità, aspetto imprescindibile della vita scolastica, è stata dimenticata, le interazioni tra le classi annullate e i momenti di didattica alternativa azzerati. Per questo, durante l’occupazione, si terranno dei collettivi, lezioni alternative che spaziano dal dibattito su una tematica attuale alla trattazione di un tema specifico."

Oggi anche il Beccaria si unisce alla protesta

L'occupazione al liceo classico Beccaria è iniziata questa mattina, dopo che nei giorni scorsi è stato proposto un sondaggio online in cui si chiedeva a tutti gli studenti se fossero o meno favorevoli a occupare la scuola: ha vinto il sì.

E così  alle 7.30 di oggi, giovedì 10 febbraio, centinaia di studenti si sono ritrovati nel cortile della scuola, dov'è stata tenuta un'assemblea che - come successo anche nelle altre scuole occupate - serviva a spiegare a tutti i motivi dell'occupazione e le scelte che hanno portato a promuoverla, oltreché far sapere come sarebbe stata organizzata e le regole da rispettare per partecipare.

Alla fine dell'assemblea ognuno è stato libero di scegliere se entrare e seguire le lezioni oppure occupare.

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Al Carducci gli invitati restano fuori

Come spiegato dagli studenti del Carducci, erano da tempo previste e organizzate per l'occupazione della scuola diverse lezioni alternative, a cui avrebbero dovuto prendere parte esperti, insegnanti, associazioni (come I Sentinelli di Milano o il filosofo e docente Matteo Saudino) , invitati a parlare con i ragazzi e creare dei dibattiti costruttivi e stimolanti.

Il preside Andrea di Mario però ha deciso di non consentire agli "invitati" l'accesso alla scuola, impedendo loro di partecipare alle lezioni auto gestite.

Ciò nonostante alcuni dei dibattiti si sono tenuti ugualmente, con gli studenti nel cortile e gli ospiti fuori, megafono in mano e voce alta per farsi sentire.

Nel corso delle settimane trascorse sono state diverse le scuole milanesi che hanno occupato, tra questi il Manzoni, il Berchet e il Severi Correnti.

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