un problema urgente

Terzo ciclista investito da un mezzo pesante nel centro di Milano in pochi mesi

Preoccupa sempre di più l'incolumità dei ciclisti e aumenta il bisogno di nuove misure di sicurezza

Terzo ciclista investito da un mezzo pesante nel centro di Milano in pochi mesi
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Una difficile convivenza a Milano quella tra camion e bici, che dall'inizio dell'anno ad oggi ha già visto la morte di tre ciclisti.

Ennesimo ciclista investito da un mezzo pesante in centro

MILANO - L'ultimo episodio si è consumato nella mattinata di ieri 8 maggio. Un ciclista e un camion stavano percorrendo ia Comasina in direzione centro città, quando il mezzo pesante ha svoltato a destra travolgendo il 55enne e trascinandolo per 300 metri.

"L'incidente in via Comasina è la fotocopia di quello in Sormani, a sua volta di quello in Piazzale Loreto, prima ancora di quello in Bastioni di Porta Nuova: dagli inizi di novembre a oggi quattro persone sono morte per non essere state viste circolare sulla loro bicicletta" e che "con la stessa scansione temporale, il Consiglio Comunale di Milano ha votato due Ordini del giorno, che attendono di essere tramutati in ordinanze e delibere", ha denunciato Legambiente. 

Il commento del sindaco

Il sindaco Giuseppe Sala, a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano all’Auditorium Mahler, in riferimento ai provvedimenti che il Comune vuole adottare per regolare l'accesso dei mezzi pesanti in città, dopo l'ultimo incidente, ieri, con la morte di un ciclista ha detto:

“Dobbiamo accelerare su questi sistemi per leggere l’angolo cieco. Non lo si fa dall’oggi al domani, ma noi dovremo rapidamente portare in giunta una delibera che li renda obbligatori. Poi è chiaro che faremo del tempo affinché i mezzi si adeguino”.

Gli episodi precedenti

La prima vittima in sella ad una bici investita da un mezzo pesante si è registrata il 1° febbraio. Era la 38enne Veronica D’Incà,  travolta da un camion che l’ha stretta all’angolo tra piazzale Loreto e viale Brianza.

Poi è stata la volta della ciclista 39enne Cristina Scozia, lo scorso 20 aprile. La donna è stata urtata da una betoniera proveniente da via Francesco Sforza che stava svoltando a destra, ed è morta sul colpo.

La proposta di Mazzei

Per cercare di porre fine alle tragedie, l'Aula di Palazzo Marino ha votato all'unanimità un documento depositato dal consigliere della Lista Sala Marco Mazzei per chiedere che tutti i mezzi pesanti presenti a Milano siano dotati di sensori in grado di rilevare la presenza di persone negli angoli ciechi.

Risposte concrete che non arrivano

Adesso si attende dunque una decisione da parte della giunta, come sottolineano in una nota i membri dell'associazione Sai Che Puoi.

"Da un anno, come cittadine e cittadini, associazioni e organizzazioni, chiediamo al sindaco Giuseppe Sala più sicurezza per le strade: l’ultima manifestazione è stata in piazza Scala, davanti a Palazzo Marino, la casa dei milanesi, il 17 aprile. Il sindaco e gli assessori sentono questa emergenza? I consiglieri comunali hanno mostrato di sentirla e l’hanno fatta loro approvando l’ordine del giorno all’unanimità, maggioranza e opposizione. Adesso tocca al Sindaco e alla Giunta dare seguito a questa importante presa di posizione del Consiglio Comunale attraverso l’adozione urgente di una delibera formale che contenga provvedimenti immediatamente efficaci".

Bisogno di un piano d'emergenza

"Vogliamo credere e sperare che oggi, dopo l’ennesima morte di una persona, qualcosa cambierà davvero la Giunta deve predisporre e approvare urgentemente un piano d’emergenza per rendere tutte le strade di Milano più sicure entro il 1 luglio 2023 e affrontare in maniera globale e più incisiva il tema della nuova mobilità urbana in tutti in tutti i suoi aspetti, dal potenziamento della rete ciclabile, all’accessibilità dei mezzi pubblici, alle strade scolastiche senza auto”.

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