Attività alternativa

Scuole occupate a Milano, la protesta degli studenti prosegue al Parini e al Bottoni

Inizio settimana caratterizzato dalla mobilitazione: nel mirino l'alternanza scuola-lavoro e la formula per gli esami di maturità.

Scuole occupate a Milano, la protesta degli studenti prosegue al Parini e al Bottoni
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Scuole occupate, nel mirino l'alternanza scuola-lavoro e gli esami di maturità: prosegue la protesta degli studenti di Milano con l'occupazione da questa mattina, lunedì 14 febbraio, di altri due licei milanesi: il Parini e il Bottoni.

Un testimone che è stato loro passato dai licei Carducci, Beccaria e Vittorio Veneto, impiegati nell'occupazione la scorsa settimana.

Scuole occupate: staffetta di protesta nei licei

Dopo tutti i licei occupati nelle scorse settimane, questa mattina gli studenti hanno occupato il Liceo Classico Parini e il Liceo scientifico Bottoni.

Assemblee nei cortili dei plessi, attività in collaborazione con i docenti, pernottamento all'interno delle scuole stesse.

La protesta al momento non sembra presentare particolari tensioni o criticità, tanto che la stessa preside del liceo Scientifico Bottoni, Giovanna Mezzatesta ha voluto chiarire:

"Più che di occupazione, parlerei di autogestione. Gli studenti stanno tenendo lezioni alternative al piano terreno all'interno delle aule, hanno creato gruppi di studio cui partecipano anche alcuni insegnanti a titolo personale"

Il sit in nel cortile del Liceo Parini attraverso le foto pubblicate dal Collettivo Rebelde
Il sit in nel cortile del Liceo Parini attraverso le foto pubblicate dal Collettivo Rebelde

Scuole occupate, prof e responsabili dei plessi "sentinelle" di notte

Un clima di distensione e sulla carta collaborazione che dovrà però passare l'esame della nottata. Se, come in programma, gli studenti confermeranno la loro volontà di pernottare nei due licei, rimarranno con tutta probabilità con loro anche due delegazioni di docenti e operatori degli istituti.

La decisione, oltre a confermare il clima di distensione più che della protesta, è mirata anche a scongiurare qualsiasi tipo di danneggiamento agli immobili, ai servizi e alle dotazioni didattiche e informatiche.

 

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Continua la protesta anche in Piemonte

Nel frattempo, sull'onda lunga delle proteste partite nelle scorse settimane, prosegue lo stato di agitazione studentesca anche in Piemonte. In particolare, dopo la morte di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni rimasto ucciso da una trave d'acciaio nell'ultimo giorno di tirocinio.

Nella fattispecie a Torino dove venerdì ci sarà un'altra imponente manifestazione e corteo di piazza.

Gli studenti torinesi oggi hanno occupato altre sei scuole, quattro nel capoluogo piemontese e due nei comuni della prima cintura. Sono così 16 gli istituti coinvolti dalle iniziative di protesta nelle ultime tre settimane.

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