dopo il video diffuso

Scontro in Ticinese: ragazzi lanciano bottiglie ai carabinieri, militari accusati di razzismo

L'accusa di razzismo mossa sui social e la replica dall'Arma.

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Scontro in Ticinese: ragazzi lanciano bottiglie ai carabinieri, militari accusati di razzismo.

Scontro in Ticinese: ragazzi lanciano bottiglie ai carabinieri, militari accusati di razzismo

MILANO – Il video è girato sui social, sollevando polemiche e indignazione. Si vedono alcuni agenti e carabinieri impegnati in un intervento in piazza XXIV maggio a Milano, poi le manganellate verso alcuni ragazzi, compresa una giovane. Lo scontro è avvenuto domenica mattina davanti al McDonald’s di Porta Ticinese.

L'accusa di razzismo mossa sui social e la replica dall'Arma

Sui social il video si è diffuso velocemente, con commenti di altri giovani presenti che hanno accusato le forze dell’ordine di razzismo. I carabinieri hanno replicato ieri sera con un comunicato per spiegare la dinamica dell’intervento:

“Sono stati diffusi alcuni video, anche in rete, riguardanti un intervento dei carabinieri, verificatosi alle ore 05:46 di domenica a Milano, zona Navigli. I carabinieri sono intervenuti su richiesta dei militari dell’Esercito, impiegati nell'operazione Strade Sicure, che hanno richiesto ausilio per una rissa nei pressi del McDonald’s che coinvolgeva oltre 20 giovani. Sono state inviate sul posto alcune pattuglie del Nucleo Radiomobile, in servizio di pronto intervento, e una squadra di un contingente di militari in servizio di Ordine pubblico per fronteggiare la situazione in condizioni di sicurezza, anche in considerazione dei recenti eventi accaduti nella medesima area del capoluogo lombardo, dove si sono anche recentemente verificati frequenti episodi di violenza da parte di gruppi di giovani nei confronti delle forze dell’ordine.

Dalla ricostruzione dei fatti – prosegue la nota dei carabinieri – risulta che i militari intervenuti sono stati impossibilitati a effettuare le operazioni di identificazione, nonostante le richieste di collaborazione, in quanto i giovani reagivano, brandendo bottiglie e lanciandole verso i militari. Nelle conseguenti azioni di contenimento, una ragazza ha riportato una contusione alla testa ed è stata portata in codice verde in ospedale per le cure del caso, venendo dimessa nel corso della stessa mattinata con una prognosi di guarigione di 5 giorni. Uno dei giovani è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, avendo scagliato delle bottiglie contro i militari e tentato di lanciare anche un tombino che aveva divelto dal manto stradale.

L’arrestato, che girava intorno ai carabinieri su un monopattino suonando il campanello, è stato successivamente riconosciuto dai militari dell’Esercito come uno dei partecipanti alla rissa, che aveva precedentemente tentato tra l’altro di sfilare lo sfollagente in dotazione a uno dei militari dell’Esercito. Un altro giovane è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. I video diffusi sono stati trasmessi all’Autorità giudiziaria e sono in corso ulteriori approfondimenti anche in relazione alle circostanze nelle quali è maturato l’intervento, vissute con disagio da tempo dai residenti della zona”.

 

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