Molestie Duomo: le vittime salgono a 11, le aggressioni a 5. I due arrestati restano in carcere
Per Mahmoud Ibrahim, il 18enne di Milano è stato convalidato l'arresto e rimarrà in carcere perché potenzialmente pericoloso.
Restano in carcere i due giovani di 18 e 21 anni arrestati giorni fa e accusati di essere responsabili delle violenze avvenuto in Duomo a Capodanno: sarebbero proprio loro i capi branco delle decine di persone che hanno molestato e aggredito almeno 11 ragazze.
Mahmoud Ibrahim resta in carcere
Mahmoud Ibrahim, il 18enne di Milano, resta in carcere a San Vittore perché ritenuto pericoloso: le motivazioni sono scritte nella convalida del fermo per i delitti di violenza sessuale di gruppo, rapina e lesione. Lui, fermato tre giorni fa, nega di aver preso parte agli abusi: contemporaneamente a Torino gli Agenti portavano in Caserma Abdallah Bouguedra, 21enne, che resta in carcere ma il fermo non è stato convalidato. Abdallah si è avvalso della facoltà di non rispondere: secondo la Procura di Milano che sta dirigendo le indagini i due erano a capo dei branchi che hanno aggredito diverse ragazze - è salito ora a 5 il numero delle aggressioni confermate - in piazza Duomo, poco lontano dalla Galleria Vittorio Emanuele.
Grazie ai video dei presenti e alle testimonianze delle vittime è stato possibile riconoscerli: uno con il giubbotto verde e uno rosso, ritrovato poi nell'abitazione.
"Una violenza brutale"
Per i magistrati si è trattato di una violenza brutale a cui hanno preso parte 30/40 persone consapevoli di approfittare dei festeggiamenti della fine dell'anno per garantirsi l'impunità. Una delle vittime ha raccontato parte delle violenze subite: il branco, ubriaco, le ha inseguite, insultate, palpeggiate, strattonate. Una ragazza è stata quasi completamente spogliata, le hanno tolto maglietta e reggiseno riuscendo ad abbassarle anche i pantaloni, tutti accalcati su di lei.
Ieri alle 9 denunce si è aggiunta la undicesima denuncia di una ragazza giunta a Milano da Genova per festeggiare il capodanno col fidanzato, che non ha potuto fare nulla per difenderla.