Donna trans manganellata, il sindaco Sala: "Provvedimenti in arrivo per i vigili"
Il primo cittadino però sottolinea: "Un caso isolato in 7 anni che sono sindaco. Non facciamo di tutta l'erba un fascio. Il corpo dei vigili di Milano è sano"
A quasi una settimana dai violenti fatti avvenuti in zona Bocconi, dove una donna transessuale è stata presa a manganellate da alcuni agenti della Polizia Locale, scena ripresa da un cellulare e pubblicata sui social diventando virale, emergono quotidianamente nuovi risvolti della vicenda. Mentre la vittima del pestaggio ha presentato ufficialmente una denuncia, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha fatto sapere che i vigili incriminati saranno sottoposti a provvedimenti disciplinari.
Donna manganellata, il sindaco Sala: "Provvedimenti disciplinari per i vigili"
Nella giornata di oggi, martedì 30 maggio 2023, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della riapertura del Terminal 2 di Malpensa, interpellato in merito all'episodio filmato e diffuso sui social di una transessuale colpita da agenti di Polizia Locale, ha fatto sapere che da parte dell'Amministrazione Comunale verranno avviati procedimenti disciplinari:
"Subito dopo aver visto le immagini diffuse da alcuni media ho dichiarato, pur senza conoscere i fatti nel dettaglio, che il comportamento di alcuni agenti della Polizia Locale appariva grave e non in linea con il modus operandi dei tanti ghisa che quotidianamente si impegnano con dedizione per la nostra città. Il Comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, dopo aver raccolto informazioni, stamattina mi ha formalmente presentato un quadro più preciso dell’accaduto e ciò mi porta a confermare la valutazione del primo momento.
Sulla base di questa relazione io invito l'amministrazione comunale (da un lato me stesso, ma la decisione dovranno prenderla la direzione del personale e il comandante) a prendere degli adeguati provvedimenti rispetto ai vigili coinvolti. Non voglio rivelare nulla che ci sia nella relazione perché è al momento è uno scambio tra Ciacci e me, ma è chiaro che qualcosa non è andato come avrebbe dovuto, al di là delle immagini che si sono viste.
Dico questo però anche per sottolineare come il corpo dei vigili di Milano sia assolutamente sano. Io sono 7 anni che sono sindaco di Milano e una cosa del genere è la prima volta che si verifica quindi, per cortesia, non facciamo di tutta l'erba un fascio perché non ce n'è bisogno.
Le tensioni in città sono moltissime. Ho detto le scorse settimane 'attenzione al disagio che c'è in giro'. Ce ne sono tante di persone con problematiche psichiche con stati di alterazioni quindi è chiaro che il ruolo delle forze dell'ordine è delicato - ha ribadito poi il sindaco - Chi sbaglia va punito ma se noi crocifiggiamo le forze dell'ordine il rischio è che di fronte a situazioni delicate si girino dall'altra parte e non è esattamente la cosa che voglio io".
La denuncia della vittima del pestaggio
Nel frattempo, la donna trans 41enne, vittima del pestaggio dei vigili in zona Bocconi, ha deciso di presentare una denuncia ufficiale per l'aggressione subita. Le accuse, avanzate dalla signora Bruna e depositate dalla legale Debora Piazza, sono per lesioni aggravate dall'abuso della pubblica funzione e dalla discriminazione, per tortura e minacce gravi.
Secondo l'avvocata e la sua assistita, gli agenti si sono accaniti contro di lei proprio perché transessuale. L'accusa è anche di tortura perché dopo il pestaggio e dopo averle spruzzato lo spray al peperoncino l'hanno tenuta chiusa in auto per almeno venti minuti.