Come prevenire gli attacchi hacker alla sanità? Parla l'esperto informatico della Regione
In sostanza, serve prudenza, perché gli attacchi degli hacker (che sperano in un riscatto) sono frequenti e colpiscono anche l'ambito sanitario.
In sostanza, serve prudenza, perchè gli attacchi degli hacker (che sperano in un riscatto) sono frequenti e colpiscono anche l'ambito sanitario. Solo in questa settimana ignoti sono riusciti a bloccare ben due Ats lombarde, quella del Fatebenefratelli Sacco, che si sta ancora riprendendo, e quella dell'Insubria che resta bloccata.
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L'attacco informatico all'Ats Insubria, i problemi continuano
Il danno per l'Ats Insubria è grande: sito internet irraggiungibile, prestazioni bloccate, computer dei dipendenti fuori uso. La situazione è ancora irrisolta, dopo oltre un giorno e mezzo: è la seconda Ats lombarda colpita da un attacco hacker dopo quello all'Ats Fatebenefratteli Sacco.
Le criticità maggiori riguardano la prenotazione dei tamponi che i medici di medicina generale non riescono a fare. Sono due le principali difficoltà: uno a livello internet sui due portali dell'assistenza domiciliare e l'altra sul portale della registrazione richiesta di tamponi a cui non è possibile collegarsi.
Sono rallentate anche le prenotazioni nelle farmacie, dove però oggi ad allarmare è stato un rallentamento nella registrazione dei test dello screening colon-retto, tanto che FederFarma ha sconsigliato di registrare gli screening.
All'Ats Fatebenefratelli Sacco la situazione non è ancora tornata alla normalità
Nonostante sia trascorsa quasi una settimana dall'attacco nella notte del 1 maggio 2022, all'Ats Fatebenefratelli Sacco la situazione non è ancora tornata alla normalità: è ferma l'attività diagnostica per immagine al Sacco e quella del centro regionale per lo screening neonatale, bloccate le mail. Si punta ora a un ripristino progressivo mentre proseguono le indagini della Polizia Postale e della cyberg-sicurezza.
Il commento del tecnico informatico
Secondo Giovanni Delgrossi, tecnico informatico alla guida dell'Unità organizzativa sistema informatici e sanità digitale della direzione generale del Welfare intervistato dal Corriere della Sera, quello che serve è un monitoraggio preventivo per cogliere eventuali segnali d'allarme.
"L'allerta è altissima. Si cerca di proteggere l'intero sistema. Organizziamo corsi di formazione per il personale e varie iniziative con Aria." - ha commentato Delgrossi - "La garanzia di protezione totale non c'è. Si verificano continui attacchi di hacker che sfruttano le falle dei sistemi. Possono essere di tipo organizzativo o tecnico. In questo caso ancora non sappiamo di cosa si tratta, ma è noto che si stanno verificando molti tentativi anche in ambito sanitario.
I danni sono stati limitati grazie al rapido intervento dei colleghi del Fatebenefratelli. Gli hacker hanno bloccato l'accesso all'infrastruttura di virtualizzazione: è stato necessario ricostruirla.Sono state sottratte le credenziali di alcuni utenti ma non abbiamo evidenza del furto di dati dei pazienti."
Interpellato in merito ai tempi di recupero Delgrossi ha concluso affermando che il recupero è già in corso e che si aspetta che a breve si riparta, anche se la prudenza resta indispensabile.