Stasera tutti all'Arco della Pace per protestare contro lo stop al DDL Zan
154 senatori favorevoli, 131 i contrari e due astenuti hanno affossato il DDL Zan, in risposta le sigle LGBTQ+ hanno organizzato una manifestazione di protesta.
Ieri il ddl Zan è stato bloccato, ancora. Il Senato ha votato a favore di una richiesta presentata da Lega e Fratelli d’Italia che attraverso un procedimento parlamentare noto come “non passaggio all’esame degli articoli” ha accantonato il voto sulla legge. Ieri, mercoledì 27 ottobre 2021, l'Aula ha così votato a favore della cosiddetta 'tagliola', chiesta dal Carroccio e FdI.
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Ddl Zan bloccato dalla tagliola (e dal voto segreto)
154 senatori favorevoli, 131 i contrari e due astenuti. L'esito della votazione, avvenuta a scrutinio segreto, è stato accolto da un applauso. La presidente Elisabetta Casellati ha motivato in Aula al Senato la decisione di accogliere la richiesta di voto a scrutinio segreto sulla cosiddetta tagliola che prevede il non passaggio agli articoli al ddl Zan:
"La mia decisione, per quanto legittimo contestare, perché si tratta di interpretazione, ha delle solide fondamenta di carattere giuridico. Io sono stata chiamata esclusivamente a giudicare sulla votazione segreta che è una questione puramente giuridica, infatti ho citato il regolamento e i precedenti che mi hanno indotto alla concessione del voto a scrutinio segreto".
Milano in protesta
Il gruppo Gaymin Out - LGBT Nord Milano, I sentinelli di Milano, Famiglie Arcobaleno in Lombardia, e diverse altre sigle a favore del Ddl Zan, indignate per la votazione segreta di ieri, per il risultato e per l'esultanza della destra (e di quella sinistra che senza farsi vedere ha affossato il disegno di legge) hanno subito proclamato una protesta. La manifestazione è stata indetta per oggi alle 19.00 con appuntamento sotto l'Arco della Pace di Milano, lì dove mesi fa migliaia di persone si erano trovate per manifestare e testimoniare l'importanza di una legge volta a proteggere anche questi "indifesi", aggrediti e discriminati per le proferenze o il genere sessuale. Il commento, limpido e pieno di fervore, della comunità LGBTQ+ di Milano è questo:
"Il ddl Zan è stato fermato. Niente più disegno di legge per la tutela della comunità LGBT+, le donne e le persone disabili. La politica ha avuto paura.
Scendiamo in piazza per dire vergogna a chi ha giocato sulla nostra pelle.
Una politica debole e in malafede ha usato il pretesto della paura - e dell’ignoranza - per affossare una legge di civiltà. E allora noi chiediamo alla società tutta “Paura di chi?”. Di chi odia, o di ama? Ama la persona che ha accanto. Ama chi vede allo specchio. Ama una comunità che accoglie, che si vuol prendere cura. Ama le diversità.
Continueremo non solo a urlare il nostro sdegno ma anche a portare avanti progetti che facciano capire a tutt* che non c’è nulla di cui aver paura e che l’odio non è un’opinione.
Domani in Arco della Pace alle 19:00 faremo sentire la nostra voce e ribadiremo la nostra mobilitazione permanente per una società laica, inclusiva, giusta e libera. Saremo in piazza con I Sentinelli e il Coordinamento Arcobaleno. Ci vediamo lì!I sentinelli di Milano Agedo Milano CIG Arcigay Milano Famiglie Arcobaleno in Lombardia Checcoro B.Rain Bicocca Rainbow Pride Sport Milano Associazione per la Cultura e l'Etica Transgenere PoliEdro GayStatale Milano"
Il commento di Sala
Ieri al Sindaco di Milano Beppe Sala, a margine dell'inaugurazione della Civil Week Lab all'Università Bocconi, è stato chiesto se in merito al DDL Zan il centrosinistra avrebbe dovuto cercare una mediazione. Il primo cittadino ha risposto che:
"Con il senno di poi si può dire tutto, quello che Alessandro Zan e il Pd sentono è che c'era una volontà di non arrivare alla fine di questo percorso quindi anche cercare una mediazione non era molto semplice. Io penso che sia così, non c'è una volontà di portare a termine questo percorso, la cosa pazzesca è che sono 25 anni che aspettiamo una legge su questa materia, proprio per questo l'unica cosa che mi sono sentito di dire a Zan è non mollare, purtroppo è così ma si ricomincia da capo”, ha concluso.
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