“Basta morti in strada”

"Più sicurezza per i ciclisti": sabato si manifesta in piazzale Loreto per strade più sicure

L’appuntamento è sul luogo dell’ultimo incidente mortale dello scorso 1° febbraio in piazzale Loreto, all’angolo con viale Brianza.

"Più sicurezza per i ciclisti": sabato si manifesta in piazzale Loreto per strade più sicure
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Dopo l’ennesimo incidente mortale dello scorso 1° febbraio, dove una donna è morta travolta da un tir, il prossimo sabato si manifesta in piazzale Loreto per avere strade più sicure per tutti.

Sabato la manifestazione in piazzale Loreto

MILANO - “La strada è di tutti a partire dal più fragile: questo è il mondo che sogniamo ma questa non è la città che abbiamo oggi".

L'ultima tragedia il 1° febbraio

"Da ultimo ce lo ricorda la morte di una donna di 38 anni, investita e uccisa da un camionista l’1 febbraio in piazzale Loreto, a Milano. Per questo scendiamo subito in strada in ricordo di tutte le vittime della strada morte a piedi, in bici, in auto. Lo facciamo per chiedere a gran voce al Comune di Milano strade più sicure: città a 30 km/h, limitazioni e requisiti di sicurezza per i mezzi pesanti e strade scolastiche davanti a ogni scuola, per iniziare".

I promotori della manifestazione

Si mobilitano ciclisti e associazioni di Milano che promuovono per sabato prossimo, alle ore 15, una manifestazione nel luogo dell'incidente in cui mercoledì ha perso la vita una donna di 38 anni in bici, investita da un camion. Tra i promotori della manifestazione, Davide Branca (attivista della ciclabilità), Federico Del Prete (Presidente Legambici - Legambiente per la ciclabilità), Claudio Dolente (FIAB Milano CICLOBBY), Ilaria Fiorillo (Milano in Bicicletta), Tommaso Goisis (Attivista di ‘Sai che puoi?’), Ilaria Lenzi (genitore, attivista), Angelo Lisco (Componente della Consulta per la Mobilità Attiva del Comune di Milano), Elena Milazzo (Sottosopra comunicazione) Francesco Tagariello (attivista e city manager di azienda di micro mobilità).

Sarà una manifestazione ferma e pacifica

"Le nostre richieste sono già realtà in molte città italiane ed europee. Rispetto all'incidente di mercoledì, per esempio, a Londra sono in vigore restrizioni e dispositivi di sicurezza obbligatoria per i veicoli pesanti che devono attraversare la città", spiegano i promotori che riguardo alla manifestazione, annunciano: "Ci sdraieremo per terra fino alle ore 16. Ricorderemo chi ora non c’è più e chiederemo che la strada diventi ora di tutti, a partire dal più fragile. La manifestazione sarà ferma e pacifica ed è promossa da persone accomunate dall’idea che una città delle persone, con meno auto, è una città più sicura per tutti e meno inquinata".

Cosa si chiede al Comune

La manifestazione - ricordano infine i promotori - è supportata dalla campagna “Milano, Città delle persone”, avviata a settembre 2022 e ormai firmata da più di 170 associazioni e 3.500 persone. Partendo da un fatto emblematico - il sostegno del Comune di Milano al Milano Monza Motor Show nel 2021 e 2022 - nella lettera si evidenzia come il dato di 48,9 auto ogni 100 abitanti di Milano sia di gran lunga il più alto tra tutte le capitali europee (Parigi 25, Copenhagen 29, Londra 30, Berlino 33, Barcellona 36), e si chiede pertanto al Comune di prendere misure coraggiose e coerenti: Città30, condizioni di ciclabilità sicura in tutta la città, pedonalizzazione delle strade davanti alle scuole, eliminazione della sosta abusiva e preferenziazione dei mezzi pubblici.

Reintrodurre le "domeniche a spasso"

Per dare subito forma al cambiamento, si chiede anche al Comune di non sostenere in alcun modo - moralmente e/o economicamente - eventuali altre edizioni del Milano Monza Motor Show e anzi di reintrodurre le ‘domeniche a spasso’: giornate intere, anche in occasione di grandi eventi, dove restituire l’uso di tutti gli spazi pubblici della città a tutte le persone, producendo evidenti benefici ambientali e culturali, affinché gli eventi di rilevanza pubblica mostrino il futuro della città (le persone) e non il passato (le auto)".

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