post-nubifragio

Gli effetti del nubifragio si fanno sentire nella riapertura delle scuole: oltre 13,5 milioni di danni

La scuola dell'infanzia di via Solaroli, nel Municipio 5, sarà l'unica scuola comunale che non riaprirà

Gli effetti del nubifragio si fanno sentire nella riapertura delle scuole: oltre 13,5 milioni di danni
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Il nubifragio del 25 luglio scorso ha causato non pochi danni alle strutture scolastiche e i fondi del governo non bastano. Una scuola dell'infanzia addirittura non riaprirà.

Gli effetti del nubifragio si fanno sentire nella riapertura delle scuole

MILANO - La prima stima dei danni causati dal nubifragio di fine luglio agli edifici scolastici comunali è di oltre 13,5 milioni di euro e riguarda i soli interventi per la messa in sicurezza. Lo ha riferito il vice sindaco e assessore all'Educazione Anna Scavuzzo in commissione consiliare dove ha fatto il punto sui lavori di ripristino in vista della ripresa delle attività scolastiche. Scavuzzo è tornata anche sulla polemica con la Regione per i primi ristori assegnati da Palazzo Lombardia ai Comuni, dai quali Milano è stata esclusa per la procedura utilizzata che non era quella tecnicamente indicata come di 'somma urgenza'.

Scavuzzo: "i fondi del governo non sono una risposta"

"Non è un criterio che racconta l'urgenza con cui si interviene", ha ribadito la vice sindaco, spiegando che le amministrazioni hanno a disposizione diverse modalità per interventi di uguale natura. "Il mio ragionamento non è solo per Milano - ha sottolineato -. Non è solo Milano che non ha scelto 'la somma urgenza'. Ognuno ha fatto quello che riteneva più adeguato all'obiettivo" e "rimango dell'avviso che scegliere il criterio della somma urgenza" per la ripartizione dei fondi "non sia corretto".

Inoltre, ha aggiunto con riferimento invece ai provvedimenti del Governo "ci viene detto informalmente che verrà dichiarato lo stato di emergenza però dal Cdm i primi fondi per tutta la Regione Lombardia, per tutto quello che è accaduto sia a luglio che ad agosto, e non solo per l'edilizia scolastica, sono di 9,4 mln. Evidentemente non è la risposta per nessuno, tantomeno per Milano".

306 gli edifici colpiti

In città gli edifici scolastici colpiti dal nubifragio di luglio sono stati 306, con danni di diverso tipo, dai meno gravi come nel caso di recinzioni e cancellate divelte per il crollo di alberi a quelli più seri come allagamenti e scoperchiamenti delle coperture delle strutture. La stima economica, ha precisato Scavuzzo, riguarda solo i danni censiti dopo il nubifragio del 25 luglio, andranno quindi aggiunti quelli della seconda ondata di maltempo, di minore entità, del 27 agosto, per la quale sono arrivate agli uffici comunali altre 111 segnalazioni.

La scuola dell'infanzia di via Solaroli l'unica a non riaprire

Le nuove segnalazioni si riferiscono in parte anche al verde nei cortili delle scuole. La situazione più critica quindi in via Solaroli dove, come ha riferito l'assessore, una grossa pianta si è sradicata e si è completamente addossata alla struttura che "ha subito dei danni importanti e che stiamo ancora indagando dal punto di vista strutturale". I lavori andranno avanti probabilmente diversi mesi.

"Se riusciamo a mantenere il cronoprogramma e non ci sono altre emergenze dovremmo essere in grado per l'autunno di ripristinare una parte dell'agibilità della struttura e poi di procedere anche con la messa in sicurezza e il ripristino dei locali interni dell'intera struttura spero prima della fine dell'anno educativo".

La scuola dell'infanzia di via Solaroli, nel Municipio 5, quindi sarà l'unica scuola comunale che non riaprirà a causa dei danni causati dal nubifragio. La cinquantina di bambini che la frequentano sarà temporaneamente ospitata nell'istituto di via Antonini.

Domani riprenderanno le attività del corpo docente mentre il 5 settembre ci sarà l'inizio delle attività dei bambini più piccoli e il 12 settembre l'avvio dell'anno scolastico per i più grandi.

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