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Corteo Greta a Milano: le voci, i sorrisi e la rabbia dei giovani

Parola ai protagonisti della manifestazione milanese.

Corteo Greta a Milano: le voci, i sorrisi e la rabbia dei giovani
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Gli organizzatori dello Student Strike for Future di oggi, venerdì 1° ottobre 2021, hanno avanzato una prima stima dei manifestanti che hanno affollato le vie di Milano che si aggira sulle 50mila persone presenti. Le forze dell'ordine hanno voluto ridimensionare i numeri parlando di 20mila. In ogni caso.... tantissimi. Questa volta, seppur come sempre la maggior parte erano giovani e giovanissimi, c'era anche qualche genitore, o dei lavoratori in ferie, persino dei pensionati che guardavano con ammirazione quelli che potevano essere migliaia di loro nipoti.

Greta presente

Tra le migliaia e migliaia di studenti, sia delle superiori, sia delle medie, anche un ospite d'eccezione: la giovanissima attivista svedese Greta Thunberg, principale simbolo della lotta mondiale contro il cambiamento climatico. Dalle 9,30 di questa mattina un folto corteo ha attraversato la metropoli milanese da Largo Cairoli fino a piazza Damiano Chiesa, luogo dove Greta Thunberg farà il suo discorso pubblico, a pochi metri di distanza dal MiCo, la struttura dove proprio in questi giorni si è tenuta la Youth4Climate e si sta svolgendo la PreCop.

A MILANO E' IL GIORNO DI GRETA - IL CORTEO IN DIRETTA:

Friday for Future a Milano: le voci dei ragazzi

Guardando il corteo, affollatissimo e un po' disordinato, colorato e carico di entusiasmo e speranza, non stupisce la giovane età media dei presenti: tutti con storie, età, vite differenti. La motivazione della loro presenza è però pressoché unica: pretendere un futuro più vivibile, in cui il rispetto per l'ambiente e la sua protezione siano non solo nell'agenda dei Governi ma alla base delle loro azioni concrete e verificabili. Basta "bla bla bla".

Abbiamo intervistato qualcuno dei presenti, per far ascoltare la loro voce e dare un volto al lungo serpentone degli agguerriti manifestanti della generazione Zeta.

Ambra, Alessia, Elisa e Greta, studentesse delle superiori

Ambra, Alessia, Giorgia e Greta sono giovani studentesse che arrivano da una scuola superiore di Monza e dal liceo Carducci di Milano:

"Manifestiamo perché è fondamentale combattere e far sentire la nostra voce in questo mondo che sta subendo tutto quello che sta subendo, quindi tutto questo inquinamento, tutto quello che stanno facendo le grandi multinazionali e le aziende. Bisogna che arrivi una risposta attiva da parte dei governi. Dobbiamo prendere in mano la situazione per quanto possiamo far sentire la nostra voce e far vedere che noi a questo mondo ci teniamo, e che su questo mondo vogliamo andare avanti... e non così! Ma nel rispetto della natura è dell’ambiente”.

Giacomo, attivista di Fridays For Future Milano

Giacomo e Chiara, studenti del 5° anno al liceo Carducci di Milano

Parla Giacomo, uno degli organizzatori e membro del FFF Milano:

"L’idea è quella di fare il corteo e finire un po’ prima di dove si sta tenendo la PreCop, li ci sarà un palco e più ragazzi (oltre a Greta e Vanessa) potranno fare degli interventi. Dei 400 ragazzi presenti alla Touth4Climate alcuni sono rimasti a manifestare.

Ho deciso di partecipare attivamente perché secondo me è giusto, abbiamo delle giustificazioni reali che non possono essere ritenute sbagliate da nessuno perché la giustizia climatica è un qualcosa che deve essere fatto e che è giusto che venga fatto quindi se i governi non riescono a farlo da soli , senza pressione dell’opinione pubblica, perché a loro volta subiscono una pressione da parte di aziende multinazionali e del sistema economico, è giusto che noi manifestiamo, non possiamo fare diversamente".

Giulia e Alice, studentesse di Beni Culturali in Statale

Giulia e Alice hanno entrambe 21 anni e studiano beni culturali all'Università Statale di Milano, vengono da Milano e da Crema:

"Non avevo mai partecipato a queste manifestazioni nonostante il tema mi sia caro, questa volta però ho deciso di venire, anche sapendo che c’era Greta presente.".

Eleana, John, Giovanni e Agese, organizzatori del Fridays For Future di Varese

Gli organizzatori del Fridays For Future di Varese

Presenti con il sorriso stampato in faccia e grandi cartelloni in mano ci sono anche i membri del FFF di Varese. È un gruppo eterogeneo, sono cinque o sei ragazzi che urlano e cantano.

La prima ad essere intervistata è Eleana, 28 anni, di lavoro fa l’insegnante di inglese e oggi ha preso un giorno di ferie per poter venire in manifestazione, poi c’è Agnese, che si è laureata da poco in relazioni internazionali e la settimana prossima inizia lavorare, lei ha 24 anni. Sorridente spunta John, 38 anni, ingegnere di processo energetico e infine c’è Giovanni pensionato di 65 anni che ha partecipato al movimento di Varese fin dal suo esordio e ci tiene a specificare che lui c'è, queste manifestazioni non le salta mai. "Serve lottare", dice.

Metà 3 B della scuola Teodoro Ciresola

Si sono organizzati bene i ragazzi della classe 3B della scuola Teodoro Ciresola di Viale Brianza, a Milano. In mano mostrano con orgoglio cartelloni colorati, ironici, semplici ed efficaci. Si mettono in posa volentieri e raccontano che "erano quasi tutti ma ora metà della classe è già andata a mangiare". Tra loro viene immortalata per "sbaglio" anche una mamma, che appena capisce di essere sotto i riflettore si allontana "perchè questo è il loro momento, loro devono essere al centro di questa rivolta".

Daniele, Samuele, Elisa, Andrea, membri di "Cannabis For Future"

Cannabis For future

In mezzo al corteo svettano delle bandiere insolite: quando si guarda meglio il logo si riconosce l'inconfondibile fogliolina del piace piazzata proprio in mezzo ad un globo stilizzato. Che ci fanno qui, a manifestare per un pianeta più green?

Andrea, il referente di Cannabis For Future Milano, ci spiega:

"Siamo tanti attivisti in tutta Italia, presenti in più di una decina di Regioni circa. Noi siamo i rappresentanti di Milano e il nostro obiettivo è quello di are informazioni in modo capillare, così che quando ci si troverà di fronte ad una scelta da fare le persone sappiano di cosa stiamo parlando. Vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica sui tanti benefici che può portare la legalizzazione della Cannabis, spesso intesa come un nemico da combattere.

Cosa c’entra con l’ambiente? La cannabis può essere utilizzati in 12 modi differenti, almeno 8 sono riferiti all’ambiente, dal carburante, alla carta, ai vestiti, già ora viene utilizzata la plastica di canapa con le stampanti 3D e si fanno oggetti molto belli.

Non è la prima volta che partecipiamo a queste manifestazioni, stiamo collaborando con FFF da circa un anno perché la canapa in tutti i suoi utilizzi può dare un aiuto davvero fondamentale per ottenere un mondo più sostenibile. Pensa che già solo crescendo toglie CO2 dall’ambiente 4 volte il quantitativo degli alberi, e continua a farlo quando cresce e anche quando ad esempio è utilizzata nell'edilizia. In più la filiera della bio-edilizia toglie dall’atmosfera più CO2 di quella che produce, mentre l’edilizia tradizionale è responsabile del 30/40% delle emissioni globali.

Noi presenti oggi veniamo tutti fuori Milano, chi da Gorgonzola, Cassina de Pecchi e simili. In totale nel nostro gruppo siamo una decina e lavoriamo da circa 3 anni".

Pensionata, 71 anni

Sul finire della manifestazione, quando il corteo si è fermato in Piazza Damiano Chiesa e Greta Thunberg ha parlato sul palco assieme agli altri attivisti, una signora dall'età indubbiamente più avanzata rispetto alla media dei presenti ascoltava attentamente ciò che urlavano dal palco e che si sentiva poco dalla folla, quello che stava succedendo attorno a lei. Scrutava con curiosità la calca di studenti che spingeva per arrivare sotto ai microfoni. Sorrideva in silenzio.
Così l'abbiamo avvicinata e, titubante, dopo averci detto di avere "ben 71 anni. Non 61 eh, 71!" non ha voluto farsi fotografare ma ha acconsentito a raccontarci:

“Ho partecipato a diverse manifestazioni negli anni, anche a queste sul clima sono già venuta. È bello stare tra i giovani, il mondo è loro e noi dobbiamo essere con loro.
Il problema è grosso, se non ci muoviamo qui finisce male. Ma soprattutto il problema è di tutti! Qui non ci dovrebbero stare solo i giovani ma anche gli adulti, anche perchè è colpa nostra se li abbiamo messi in questa situazione."

 

LE IMMAGINI DEI RAGAZZI PRESENTI:

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Giacomo e Chiara, studenti del 5° anno al liceo Carducci di Milano
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Giacomo e Chiara, studenti del 5° anno al liceo Carducci di Milano

Giacomo e Chiara, studenti del 5° anno al liceo Carducci di Milano

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Giordana Liliana Monti

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