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Omicidio Giulia Tramontano, giudizio immediato per Impagnatiello: il 18 gennaio in aula, rischia l'ergastolo

Sono state accolte anche le quattro aggravanti, tra le quali la premeditazione

Omicidio Giulia Tramontano, giudizio immediato per Impagnatiello: il 18 gennaio in aula, rischia l'ergastolo
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Alessandro Impagnatiello lo scorso 27 maggio ha ucciso Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, con 37 coltellate nella casa in cui vivevano a Senago. Il 18 gennaio andrà in aula:  rischia l'ergastolo.

Omicidio di Senago: giudizio immediato per Alessandro Impagnatiello

SENAGO - La richiesta di giudizio immediato era stata avanzata dalla pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunta Maria Letizia Mannella. La conferma è arrivata nel pomeriggio di ieri, mercoledì 8 novembre: il prossimo 18 gennaio si aprirà il processo davanti alla Corte d'Assise di Milano sul caso di omicidio di Giulia Tramontano.

Un quadro d'accusa piuttosto chiaro

Il Gip Angela Minerva ha risposto in maniera favorevole rispetto alla richiesta di giudizio immediato: ciò vuol dire che anche al giudice il quadro del delitto appare piuttosto chiaro.

Alessandro Impagnatiello avrebbe per mesi tentato di fare del male alla compagna incinta, inizialmente somministrandole del veleno per topi. Solo dopo che la donna ha scoperto i tradimenti del barman, poi, il 30enne l’avrebbe uccisa a coltellate. Un omicidio pensato e programmato da tempo, che secondo gli inquirenti sarebbe stato compiuto nel momento in cui Giulia avrebbe avuto la conferma della seconda relazione con la sua collega di lavoro.

Accolte le aggravanti

E’ proprio in virtù di questo quadro accusatorio che gli inquirenti hanno chiesto il giudizio immediato. Nel provvedimento con cui la gip ha mandato Impagnatiello a processo davanti alla Corte di Assise, sono riconosciute tutte le quattro aggravanti, ovvero premeditazione, crudeltà, vincolo della convivenza e futili motivi.

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