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I ciclisti manifestano a Milano per la sicurezza stradale: quattro cortei bloccheranno la città

I partecipanti bloccheranno i quattro punti nevralgici della città dove ci sono attraversamenti pedonali senza semafori, per attraversarli a piedi e "fermare la città"

I ciclisti manifestano a Milano per la sicurezza stradale: quattro cortei bloccheranno la città
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Questa sera, alle sette, i ciclisti manifesteranno dopo le troppe tragedie che sono accadute in città negli ultimi mesi. L'obiettivo è chiedere sicurezza e dare priorità alle persone anziché alla velocità.

Giovedì 21 settembre: la città si ferma per chiedere sicurezza

MILANO - In risposta alle recenti tragedie che hanno colpito diversi ciclisti in città, una grande manifestazione è stata organizzata per giovedì 21 settembre a Milano con l'obiettivo di porre fine alla strage in strada su due ruote.

I quattro punti d'incontro per i partecipanti

Diverse associazioni che promuovono la mobilità dolce hanno convocato i partecipanti alle ore 19 di oggi, giovedì 21 settembre, in quattro punti chiave del centro di Milano, lungo la circonvallazione dei Bastioni. I punti di incontro sono stati stabiliti in viale Bianca Maria (angolo Mascagni), viale Beatrice d'Este (angolo Melegnano), viale di Porta Vercellina (angolo Biffi) e Bastioni di Porta Nuova (angolo Solferino).

Il tragico e lungo elenco degli investimenti in città

La manifestazione è stata indetta in seguito all'ultima tragica vicenda avvenuta nel quartiere Adriano, dove una donna di 75 anni, Nina Pansini, è stata travolta e uccisa da un camion dell'Amsa lunedì mattina 18 settembre. Questo incidente si aggiunge a una serie di incidenti che hanno causato la morte di 20 persone sulle strade di Milano dall'inizio dell'anno, tra cui 8 pedoni e 5 ciclisti.

Era il 29 agosto, quando una ragazza di 28 anni di nome Francesca Quaglia è stata uccisa da un camion in viale Caldara , la lista delle vittime comprende anche Veronica D'Incà, travolta da un camion il 1° febbraio, Cristina Scozia, investita da una betoniera il 20 aprileun ciclista cinese ucciso da un tir l'8 maggio e una donna di 60 anni investita da una betoniera il 22 giugno in piazza Durante.

"Adesso fermiamo la città"

Lo slogan scelto per la manifestazione è eloquente: "Adesso fermiamo la città". Secondo le associazioni che l'hanno organizzata, è giunto il momento di porre fine alla corsa sfrenata e dare priorità alle persone anziché alla velocità e al profitto a ogni costo.

Cosa chiedono i manifestanti

Le richieste dei manifestanti comprendono la riduzione della velocità massima consentita in città a 30 km/h, la creazione di "strade scolastiche" in prossimità di tutte le scuole e l'implementazione di un sistema di mobilità ciclabile accessibile a tutti e adatto a tutte le capacità. Le associazioni chiedono anche di porre fine al parcheggio selvaggio e di ripristinare le domeniche a piedi per favorire il cambiamento.

L'appuntamento è alle 19 di stasera

La protesta prenderà il via poco prima delle 19, quando i partecipanti bloccheranno i quattro punti nevralgici della città, attraversamenti pedonali senza semafori, per attraversarli a piedi e "fermare la città". La sicurezza stradale dei ciclisti è diventata una priorità, e questa manifestazione mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e le autorità sulla necessità di prendere misure immediate per proteggere chi utilizza la bicicletta come mezzo di trasporto.

 

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