Bilancio, continua il botta e risposta tra Beppe Sala e Letizia Moratti
Risponde Sala: "Oltre che consigliare il Comune di Milano, cerchi di occuparsi dei problemi cui è delegata: a Milano, per esempio, mancano ancora molti medici di base"
Non si placa la polemica tra il sindaco Sala e l'assessore regionale Moratti sulla vicenda Bilancio. Ecco la nuova puntata sul loro vivace scambio di battute.
Il litigio continua da diversi giorni
MILANO - Ancora botta e risposta tra il sindaco Giuseppe Sala e l'assessore regionale al Welfare e vice presidente della Regione, Letizia Moratti, in merito al bilancio del Comune e la scelta dell'amministrazione di 'congelare' 200 mln di spesa corrente, parte della quale destinata al Welfare.
Continua il battibecco tra il sindaco e l'assessore
Nel pomeriggio Moratti era tornata sulla lettera inviata a Sala ribadendo che si è trattato di "un invito al sindaco a riconsiderare più rapidamente possibile questa delibera che purtroppo è dannosa". In quell'occasione Moratti aveva ribadito "Tra tutte le spese comprimibili in un bilancio comunale, non si può certo far leva sulle spese destinate a servizi sanitari e del welfare, facendo venir meno ogni più elementare concetto di equità sociale".
Risponde Sala: chiediamo sostegno al governo per non tagliare welfare
Il sindaco ha replicato in serata con un post su Facebook. "Visto che l’Assessore Moratti insiste nelle sue esternazioni sul welfare milanese sono costretto a prendermi due minuti per rispondere - scrive Sala -. La ringraziamo per i consigli, ma non capisce le nostre intenzioni: noi non intendiamo in alcun modo tagliare la spesa del welfare. Proprio per questo chiediamo un sostegno al Governo.
"Piuttosto si occupi del problema mancanza medici"
Oltre che consigliare il Comune di Milano, cerchi di occuparsi dei problemi cui è direttamente delegata: a Milano, per esempio, mancano ancora molti medici di base, li attendiamo tutti ansiosamente, specie quegli anziani che cita spesso"
Infine, conclude Sala "abbia rispetto dei ruoli. A Milano c’è un Assessore al Welfare (peraltro molto bravo), la smetta di far finta di ignorare la cosa e si confronti con lui. Da Assessore a Assessore".