mancano 200 milioni

Buco nel bilancio di Milano, Gelmini e Moratti rispondono per le rime a Sala

Dopo le forti affermazioni del sindaco di Milano sono arrivate le prime risposte: Gelmini e Moratti infatti non hanno tardato a dire la propria sul tema.

Buco nel bilancio di Milano, Gelmini e Moratti rispondono per le rime a Sala
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Ieri il primo cittadino di Milano ha espresso dure parole nei confronti del Governo, denunciando una totale assenza di supporto per aiutare la giunta milanese, alla quale mancherebbero 200milioni di euro di spesa corrente per chiudere il bilancio preventivo 2022 in pareggio. E dopo queste forti affermazioni sono arrivate le prime risposte contrarie: Gelmini e Moratti infatti non hanno tardato a dire la propria sul tema.

Le parole di Sala

"Noi dal Governo abbiamo ricevuto per ristori e trasferimenti straordinari per le funzioni 478milioni nel 2020 e 467 nel 2021, mentre per il 2022 la risposta da Roma è zero. Questo come se nel 2022 i problemi fossero risolti. Ma è macroscopicamente evidente che non si può costruire un bilancio equilibrato con numeri del genere. Al momento abbiamo congelato una parte della spesa ed è evidente che se sarò costretto a fare effettivi tagli li farò perché è una mia responsabilità", ha spiegato ieri il sindaco Giuseppe Sala nel corso del Consiglio comunale sulla discussione sul bilancio.

La risposta di Moratti

Letizia Moratti, assessore al Welfare lombardo e vice Presidente di Regione, sulla sua pagina Facebook ha commentato così le affermazioni di Sala:

Considero la decisione annunciata dalla Giunta del Comune di Milano di “congelare” 200 milioni di euro destinati al Welfare una scelta estremante dannosa.
In un momento storico che ci vede finalmente impegnati verso l’uscita della fase pandemica, acuita però da seri problemi economici conseguenza dall’emergenza Covid prima e dalla guerra in Ucraina ora, tale decisione mette tantissime famiglie milanesi in crisi.
Tra tutte le spese comprimibili in un bilancio comunale, non si può certo far leva sulle spese destinate a servizi sanitari e del welfare, facendo venir meno ogni più elementare concetto di equità sociale.
Tutto ciò mentre Regione Lombardia è fortemente impegnata proprio sul fronte dell’assistenza sanitaria e sociale per una concreta equità: trovo dunque inconcepibile che il capoluogo della Regione, città da sempre caratterizzata dall’aiuto reciproco e dallo spirito di collaborazione, dia un segnale diametralmente opposto a ogni elementare concetto di solidarietà.
Per questo motivo, oggi ho scritto una lettera al sindaco Beppe Sala chiedendogli di rivedere da subito la decisione assunta.

Gelmini: "Il Governo conosce le difficoltà degli enti locali"

In risposta alle accuse lanciate da Sala, Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali, ha scritto e inviato una lettera al presidente del consiglio comunale di Milano Elena Buscemi, sottolineando che:

"Il Comune di Milano ha beneficiato, nel 2020 e nel 2021, di circa 900 milioni di euro complessivi, che hanno consentito all'amministrazione di fronteggiare la situazione, senza interruzione di servizi" [...]
Il Governo è consapevole delle difficoltà che gli enti locali stanno affrontando per effetto di due anni di pandemia e per i riflessi economici della guerra in Ucraina [...] Più volte, nel corso del 2021, l'esecutivo ha concretamente manifestato la sua attenzione ai problemi di Comuni, Città Metropolitane, Province e Regioni, stanziando risorse ingenti per supplire ai mancati introiti e alle maggiori spese. [...]

La sensibilità dell'esecutivo ai problemi degli enti locali si è manifestata con la sottoscrizione, da parte del presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dei sindaci dei Comuni di Napoli e Torino, degli accordi previsti dalla legge 234 del 2021 per il ripianamento del disavanzo dei Comuni sede di capoluogo di Città Metropolitana. Confido che, attraverso l'interlocuzione con i competenti ministeri, si possano individuare le soluzioni idonee a superare questa fase di difficoltà e seguirò con la dovuta attenzione gli esiti del dibattito odierno".

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