Chi sono i due assassini della 90enne ipovedente uccisa in casa con un ferro da stiro
Ad incastrarli sarebbero state le immagini di una telecamera di sorveglianza posizionata nel palazzo.
Ad incastrarli sarebbero state le immagini di una telecamera di sorveglianza posizionata nel palazzo dove, nel corso del pomeriggio di venerdì 29 ottobre 2021, la 90enne ipovedente Fernanda Cocchi, è stata tragicamente uccisa in casa con un ferro da stiro. Ad essere stati arrestati, nelle vicinanze della stazione centrale di Milano, un 22enne ecuadoriano e di un 44enne peruviano, entrambi con precedenti di polizia.
Trovati i due assassini della 90enne ipovedente
Una vera e propria tragedia avvenuta nel corso del pomeriggio di venerdì 29 ottobre 2021. Fernanda Cocchi, anziana ipovedente di 90 anni, è stata brutalmente uccisa in casa con un ferro da stiro in via Ponte Seveso, zona Stazione Centrale. La donna è stata trovata dai Vigili del fuoco, intervenuti per del fumo che proveniva dal sua appartamento. La 90enne presentava una profonda ferita alla nuca, prova che ha fatto sospettare di un tentativo di furto, una rapina finita nel sangue.
Sul caso hanno cominciato ad indagare i poliziotti della Squadra mobile di Milano che, dopo alcune ore di ricerche, sono riusciti ad arrestare i due possibili indiziati dell'omicidio di Fernanda Cocchi: si tratta di un 22enne ecuadoriano e di un 44enne peruviano, entrambi con precedenti di polizia. Quest'ultimi sono stati incastrati dalle immagini di una telecamera di sorveglianza posizionata nel palazzo che ha ripreso un uomo incappucciato e con il volto coperto mentre si allontanava dopo aver ucciso la 90enne e aver appiccato un incendio in casa per tentare di nascondere le tracce. Gli investigatori della Mobile gli hanno sequestrato alcuni effetti personali che appartenevano alla vittima come un paio d’occhiali, un orologio, una cinquantina di euro, alcune collanine e un anello.
Si indaga sui motivi dell'omicidio
Al momento i due arrestati non avrebbero risposto agli inquirenti durante l’interrogatorio. Dalle prime indiscrezioni si è scoperto che il 44enne avesse già in passato frequentato la palazzina al civico 26 di via Ponte Seveso e che sia tornato nello stabile per commettere alcuni furti. L’uomo, inoltre, in alcune occasioni aveva dormito da un parente che vive proprio nel palazzo. Questa coincidenza fa ipotizzare che il colpo fosse premeditato: avendo compreso la situazione della 90enne ipovedente, vista più volte sulle scale dello stabile, si presume che il 44enne avrebbe pensato ad un "colpo sicuro".