L'addio alla leonessa Martina Luoni: "Un raggio di sole nella nostra vita"
"Martina ha vissuto fino all'ultimo, anche la sua ultima vacanza. Riducendo le montagne a sassolini e continuando a camminare".
Solaro dà l'ultimo saluto a Martina Luoni, la ragazza di 27 anni scomparsa lunedì a seguito di una grave malattia.
Addio a Martina Luoni a Solaro
Era diventata il volto della campagna lombarda contro il Covid, ma prima ancora di quello che l'emergenza stava strappando a tante persone, il diritto alla cura schiacciato tra l'emergenza e una struttura sanitaria travolta e in difficoltà nel garantire le cure ai cittadini. Ma Martina Luoni era diventata anche il simbolo di chi, nonostante tutto, lotta e non si arrende. Per questo la notizia della sua scomparsa, lunedì sera, è stato un duro colpo per tantissimi e non solo per chi la conosceva personalmente.
Tanti questa mattina, giovedì 16 settembre, gli amici, i conoscenti e i cittadini che si sono stretti intorno ai familiari di Martina presso la chiesa Quirico e Giulitta a Solaro. Ognuno portando un girasole, per ricordare Martina con un simbolo della sua solarità.
"Siamo attorno a Martina, una ragazza che ha sempre voluto vivere - ha esordito don Giorgio Guidi nella sua omelia - È una celebrazione di dolore... Ma anche di speranza per tutto quello che ci ha saputo insegnare. Ci stringiamo anche intorno alla mamma e al papà di Martina in questo momento difficile".
"Un raggio di sole nella nostra vita"
"Martina, un raggio di sole nella nostra vita - ha proseguito il parroco - Con la sua bellezza, i suoi capelli biondi, il suo sorriso e il suo forte coraggio. Martina, con la sua schiettezza con cui annunciava le sue difficoltà dolorose, ci ha insegnato tanto, ha avuto il coraggio di porre davanti a noi il suo calvario. Noi vediamo Martina che prega, sia mamma e suo papà, i suoi amici, i medici e gli infermieri".
"Una folla che implorava e chiedeva vita. Entriamo in un mistero incomprensibile, che non ha ragione per noi esseri umani. Martina è come una maestra per noi, e penso ci direbbe che dietro i tanti video c'era sempre una ragazza in carne ed ossa. Ferita, con le sue cicatrici. Con il suo cuore, le sue domande e i suoi dubbi. E guai a confondere il reale con l'apparenza, le persone sono da amare sempre. È anche un'occasione per prendere in mano la nostra vita, sapendo quanto è importante. Come ha fatto Martina, che ha vissuto fino all'ultimo anche la sua ultima vacanza. Riducendo le montagne a sassolini e continuando a camminare".