Travolte e uccise nei campi, erano in 7 quella tragica notte
Secondo quanto raccontato dal testimone lui e gli altri sarebbe scappati a gambe levate dopo aver sentito il rumore del mezzo agricolo in arrivo.
La testimonianza del 35enne interrogato in Procura
Ha raccontato tutto al pubblico ministero Giulia Aragno durante l'interrogatorio avvenuto nella sera di due giorni fa: l'uomo, 35enne di origine marocchina, è indagato per omissione di soccorso dopo essere scappato a gambe levate all'arrivo del mezzo agricolo giunto per falciare il raccolto, lasciando le due giovani donne nel campo.
Secondo il racconto del 35enne il gruppo, composto complessivamente da 7 persone, si trovava nel campo a consumare la droga acquistata poco prima e a bere alcolici, quando si sono improvvisamente accorti dell'arrivo del mezzo agricolo guidato da un giovane agricoltore che, non avendo visto i giovani (stesi a terra nel buio tra la fitta vegetazione), ha falciato le due donne situate nel punto più prossimo al suo arrivo.
Il testimone sarebbe stato ferito a un piede in modo non grave, tanto che assieme agli altri sarebbe comunque riuscito a fuggire.
Si conoscevano da poco
Secondo quanto emerso, il 35enne e le due donne si conoscevano da un paio di giorni, avevano passato le due serate precedenti insieme consumando alcolici e stupefacenti. A seguito del racconto la Procura è ora in azione per trovare gli altri membri del gruppo presenti la nottata dello scorso sabato.
Il testimone ha raccontato che, dopo aver sentito un forte rumore, lui e gli altri si sarebbero allontanati di corsa senza accorgersi della tragedia appena avvenuta.
La versione, ritenuta verosimile, del 28enne alla guida del mezzo agricolo
Un veicolo alto, oltre quattro metri, guidato da un 28enne di Lacchiarella (indagato per omicidio colposo, solo per atto dovuto) che da subito ha sostenuto di non essersi accorto di nulla. Una versione verosimile: i test effettuati dagli inquirenti hanno verificato che dalla cima del mezzo e con le coltivazioni già molto alte non era facile accorgersi della presenza di persone sdraiate in mezzo alle spighe.
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Hanan è morta dissanguata dopo aver cercato di contattare i soccorsi
L’autopsia ha invece smentito l’ipotesi di intossicazione da sostanze sparse sul campo per Hanan: è morta dissanguata, dopo aver cercato di contattare i soccorsi. La chiamata era durata pochi istanti, poi la cella del telefono era stata agganciata ma scomparsa di lì a poco. Un particolare che ha impedito a soccorritori e carabinieri di individuare le due donne, invisibili anche agli elicotteri e alla protezione civile.