Grande successo

Il trionfo di Checco Zalone agli Arcimboldi di Milano, 50mila presenze

21 date e 50mila spettatori, questo il bilancio della tournée milanese del comico pugliese che ora ricomincerà a girare l'Italia

Il trionfo di Checco Zalone agli Arcimboldi di Milano, 50mila presenze
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Con la data di ieri sera, venerdì 20 gennaio, si conclude l’avventura milanese del comico che si è esibito nel teatro della zona Bicocca per un mese.

50mila spettatori

Un videomessaggio di Putin (interpretato dal comico stesso) che minaccia gli spettatori di usare il nucleare nel caso passino la serata a filmare con il cellulare dà inizio all'irriverente show Amore+Iva. Perché quello di Checco Zalone è uno spettacolo che vuole essere gustato appieno senza la mediazione di uno schermo.

Il pubblico in attesa di Checco

Con la data di ieri sera, venerdì 20 gennaio, si conclude l’avventura milanese del comico pugliese che al Teatro degli Arcimboldi di Milano ha intrattenuto il pubblico meneghino e non solo per un mese. 21 date e 50mila spettatori, questo in bilancio di trenta giorni di successi. 

Sul palco Zalone ironizza sulla quantità di persone venute a vederlo: “Mi conveniva fare direttamente una data a San Siro, con una serata sola guadagnavo lo stesso prezzo e mi risparmiavo la fatica”.

L'amore e le ipocrisie dell'italiano medio

Ogni data ha fatto il tutto esaurito, un risultato esorbitante per una serata che tra le altre cose vuole insegnare l'amore in tutte le sue forme. Il palco ricorda una classe e Zalone è il professore che, accompagnato da una strepitosa band e da un'attrice bravissima come spalla, inscena le ipocrisie dell'italiano medio.

Nel primo sketch, Checco interpreta un bambino che si trova all'orfanotrofio di Predappio. Non è ancora stato adottato perché cerca la famiglia tradizionale perfetta ma quando gli si presentano davanti  le ultime due famiglie, una  famiglia tradizionale di contadini modesti e una famiglia arcobaleno formata da due omosessuali ricchi, che cosa sceglierà secondo voi? Ecco svelata l'ipocrisia.

E continua a farlo anche con il cantante che finge di venire dalla strada per avere successo e con l'influencer benestante che adotta una profuga ucraina soltanto per aumentare i follower. I personaggi che porta in scena Zalone nelle due ore piene di spettacolo sono molteplici, arriva a prendere per i fondelli anche il maestro Riccardo Muti.

Zalone mattatore: parla, canta e suona

Tra i momenti comici, uno dei più divertenti è quello in cui si cala nei panni di Vasco Rossi. Ironizza sull'età raggiunta dal cantante e lo presenta come un anziano che dopo una vita dedicata a sesso, droga e rock and roll è perso tra mille pastiglie da prendere e si ritrova la famose Toffee della canzone come badante.

Il pubblico non riesce a trattenere le risate difronte ad una comicità che se seguita con superficialità può apparire demenziale ma se ascoltata con attenzione lascia intendere che dietro alle battute politicamente scorrette si nasconde una condanna diretta al maschilismo, all'omofobia e a tutte le forme di discriminazione.

È uno show sbalorditivo in cui il comico è un vero e proprio mattatore. Senza fermarsi nemmeno un attimo, passa da un racconto all'altro con grande credibilità e porta in scena tutti i suoi talenti. Dall'arte della comicità a quella del canto e della musica, pensate che ad un certo punto suona addirittura i Notturni di Chopin.

Checco Zalone sul palco ieri sera

Chiude lo spettacolo con "Angela"

Dopo aver intrattenuto tutti con uno spettacolo originale torna alle origini e dedica l'ultima mezz'ora della serata ai grandi classici. Così come faceva a Zelig scimmiotta alcune delle voci più amate della canzone italiana moderna, da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro a Tiziano Ferro. E dopo numerose ritrosie saluta il pubblico milanese al suono della sua canzone più famosa, Angela.

Cala il sipario, il pubblico inizia ad uscire dal teatro con ancora le lacrime agli occhi ed è sereno perché per due ore si è dimenticato di tutti i problemi che ha. La comicità del pugliese è spinta, per alcuni eccessiva ma questo è Checco Zalone e viene fuori interamente nello spettacolo andato in scena per un mese agli Arcimboldi. Può piacere così come può risultare antipatico ma una cosa è certa, non lascia indifferenti.

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