Oltre la dad

Progetti di inclusione in tempo di pandemia, anche a scuola si può

Intervista a Vittorio Ciocca, Dirigente scolastico dell'IC Franceschi, istituto scolastico nel milanese.

Progetti di inclusione in tempo di pandemia, anche a scuola si può
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Si può fare. E non sembra neanche così complesso, almeno dalle parole del dirigente scolastico dell’IC Franceschi Vittorio Ciocca che ha deciso di mettere in pratica una norma prevista per legge.

L’inclusione nella sostanza, anche a scuola

A raccontare il progetto - come riporta il "Giornale dei Navigli" è Vittorio Ciocca, dirigente scolastico, ormai colonna portante sul territorio e punto di riferimento per famiglie e docenti:

"Ci siamo organizzati in breve tempo e siamo riusciti a cominciare con le frequenze in presenza di piccolissimi gruppetti di alunni che fanno lezione insieme ai bambini diversamente abili”.

La cronologia “apri e chiudi” delle ultime settimane

"Tutto inizia con le prime riaperture delle scuole, poi con le chiusure e l’accesso consentito solo ai bimbi di genitori che svolgono professioni essenziali. Poi di nuovo la stretta: tutti in dad, tranne i bambini con bisogni educativi speciali (bes) e i diversamente abili. Per loro, sono garantite le lezioni in presenza in tutte le scuole".

Inclusione nella scuola a Trezzano: una possibilità da sfruttare

Ma la normativa “prevede la possibilità di inserire gruppi a rotazione per garantire massima inclusione ai bambini speciali – racconta Ciocca –, lasciando completa autonomia agli istituti. Così, abbiamo deciso di convocare subito un Consiglio di istituto straordinario: all’unanimità è stato approvato il progetto di inserire a rotazione gruppi di cinque bambini per ogni sezione dell’infanzia, delle primarie e delle medie. Tutto svolto in sicurezza”.

Il ringraziamento di Ciocca al corpo docenti

Il dirigente ringrazia prima di tutto il suo corpo docenti, il personale:

"Persone instancabili che hanno lavorato duramente in questo anno difficilissimo – afferma il preside –, nessuno si è tirato indietro, tutti si sono mostrati collaborativi e propositivi. E non è semplice: così devono fare lezioni in presenza e dad. Un grande lavoro, intenso. Ma tutto viene fatto guardando al benessere degli alunni".

Genitori entusiasti per il progetto di inclusione

E non sono pochi: quasi 3mila distribuiti nei vari plessi di Trezzano. Anche le famiglie si dicono soddisfatte e contente di poter mandare a scuola i figli per il progetto di inclusione: a rotazione, quasi tutti i bambini che ne hanno fatto richiesta hanno frequentato le lezioni in presenza insieme ai compagni disabili. Un atto di vera, concreta, inclusione e un modo per tornare, anche se a piccole e insoddisfacenti dosi, a vivere l’ambiente scolastico.

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Un aiuto anche per chi è a casa e non ha un pc

“In questi giorni, dopo le prime criticità dovute alle disposizioni che cambiavano di ora in ora, siamo riusciti a stabilire e tenere un equilibrio organizzativo – conclude Ciocca –. Anche con la distribuzione dei pc per le famiglie che avevano bisogno: siamo riusciti a comprare alcuni dispositivi, altri sono stati donati grazie al Comitato genitori, a cui va il mio ringraziamento. Non è una situazione semplice, ma noi ce la stiamo mettendo tutta. Per il bene dei nostri piccoli studenti”.

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