Enogastronomia

Se la cucina è buona, il successo è garantito

Tra gli operatori particolare attenzione alla tavola

Se la cucina è buona, il successo è garantito
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Quando si pensa a una vacanza c’è un aspetto che nessuno trascura: cosa mangeremo. La buona cucina è spesso in testa (o al secondo posto) tra le nostre esigenze. E gli operatori che abbiamo incontrato alla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo svoltasi recentemente a Milano, lo sanno benissimo.

 

Dalla cucina tradizionale a quella stellata

«Il prodotto enogastronomico distingue diverse offerte della Liguria declinata a seconda dei territori - afferma Gianni Berrino, assessore al Turismo di Regione Liguria – Il turista può scegliere tra la cucina tradizionale, quella della nonna, tornata molto in auge, e quella ricercata dei nostri ristoranti stellati».
«Per far scoprire i piatti della tradizione e i nostri prodotti tipici – afferma Valentina Trotta, assessore al Turismo del Comune di Maratea – organizziamo spesso delle cooking class nelle famiglie, con nonne e mamme che spiegano le ricette a base di pesce o quelle con la materie prime della nostra terra».
«Un viaggiatore sa che quello che assaggia in Calabria, lo prova solo lì - sostiene Fausto Orsomarso, assessore al Turismo di Regione Calabria – I nostri fagioli autoctoni, per fare un esempio, è una rarità che non si trova sugli scaffali dei supermercati; li puoi assaggiare solo se vieni in Calabria».
«Sul target di chi apprezza la cucina stiamo lavorando da tempo - garantisce Elisa Cozzolino, responsabile di Cortina Marketing – E ultimamente abbiamo fatto delle proposte singolari come il picnic o la merenda in malga».
«Gli italiani amano la buona cucina - dichiara Kalanit Goren Perry, Direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo – e in Israele si mangia molto bene: proponiamo prodotti freschi e cucinati con quella creatività che riesce a mettere insieme diverse tradizioni».
«Le proposte di degustazioni sono numerose anche da noi - garantisce Laura Favaretti, direttore del Consorzio Turistico DMO Padova – La cucina padovana è abbondante anche se nasce da una cucina povera, perché il nostro territorio offre alternative per tutti i gusti».

Andare per cantine

Visitare le cantine dei vari territori è la proposta che trova più successo, anche se declinata in modi diversi.
«Ultimamente abbiamo sviluppato il tema della degustazione in cantina e organizziamo escursioni dedicate – spiega Federico Scaramucci, presidente dell’Associazione inside Marche Live – Nel nord delle Marche proponiamo il Bianchello del Metaro, al centro il Verdicchio dei Castelli di Jesi e nella parte meridionale il Rosso Piceno e il Rosso Conero. Anche il pubblico internazionale apprezza molto».
«Alla BIT abbiamo presentato la novità della Strada dei birrifici della Pedemontana Veneta – racconta Nicolas Cazzola, direttore di OGD Pedemontana Veneta e Colli - L’idea nasce dall’intenzione di mettere in rete una ventina di birrifici artigianali, vere eccellenze del nostro territorio, e far sì che il turista possa vedere dove si fa la birra e ascoltare le storie dei mastri birrai che profumano di tempo e passione».
«Abbiamo presentato il progetto della Strada dei vini e dei sapori – racconta Bruno Bertero, direttore di Promoturismo Friuli Venezia Giulia – Proponiamo la visita in cantina, la degustazione dei nostri vini, ma anche una buona animazione, divisa in una parte didattica e in una parte ludica, che porta a scoprire le nostre tradizioni».

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