Sospetti fugati

Il vaccino non c'entra con le ultime due morti dopo la somministrazione

Proprio come nel caso del professore piemontese deceduto due mesi fa, il primo ad aver fatto scalpore nell'opinione pubblica proprio mentre la campagna vaccinale muoveva i primi passi.

Il vaccino non c'entra con le ultime due morti dopo la somministrazione
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Una 90enne in Veneto, un 70enne nella piemontese provincia di Biella, già teatro di un'altra morte sospetta. Questi gli ultimi due casi di decessi avvenuti a poche ore dalla somministrazione del vaccino Covid. Ma in entrambi i casi, non è stato ravvisato alcun collegamento.

Dopo la somministrazione della dose

Insomma, proprio come nel caso di Sandro Tognatti, il professore di Cossato (Biella) e membro dell'orchestra Rai di Torino, morto due mesi fa, all’età di 57 anni, dopo essersi sottoposto alla vaccinazione con Astrazeneca. Nel caso Tognatti, il primo ad aver fatto scalpore nell'opinione pubblica proprio mentre la campagna vaccinale muoveva i primi passi, l’autopsia aveva escluso un nesso di causa: era stato un infarto, una coincidenza temporale imprevedibile.

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Il vaccino non c'entra con le ultime morti

E così è stato anche per Alberto Grazioli, 71 anni, di origine novarese ma residente a Mottalciata, racconta Prima Biella, deceduto il giorno successivo l’inoculazione del vaccino, stavolta Pfizer: a causare la morte dell’anziano, venerdì 7 maggio 2021, era stato anche in questo caso un infarto.

Muore d’infarto dopo il vaccino, domani il funerale di Alberto Grazioli

Stesso copione anche nella vicenda di Irma Dall’Acqua, 91enne residente a Villorba, riporta Prima Treviso Treviso, morta sabato 8 maggio 2021 nel parcheggio un'ora dopo la somministrazione del vaccino, sempre della Pfizer. Un decesso causato sempre da problemi cardiaci, nessuna correlazione.

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