Lutto nel mondo del ciclocross: è morto Renato Longo
Il campione aveva 85 anni. Lascia la moglie Marisa e la figlia Federica.
Si è spento all'età di 85 anni il più grande ciclocrossista d’Italia: Renato Longo.
Lutto nel mondo del ciclocross
MILANO - Originario di Vittorio Veneto, a 14 anni si trasferì a Milano insieme alla sua famiglia. Il papà lavorava come commesso in una filiale della Banca Commerciale, la madre faceva la colf.
Renato iniziò presto a lavorare: di notte impastava il pane al mattino si allenava in bicicletta. Abitava al Giambellino.
La sua storia
Tano Belloni, l’eterno secondo, gli regalava i biglietti per andare a vedere le gare di ciclismo al Vigorelli. Per le persone della sua generazione l’impianto sportivo di via Arona era come la Scala per gli appassionati dell’Opera. Andarci era un privilegio, una goduria, un passatempo irrinunciabile. Una passione.
La vittoria al Giro del Portogallo
Renato Longo capì che la bici era il suo destino: strada, pista e ciclocross. Vinceva su pista e sui campi. Nel 1959 conquistò il suo primo mondiale di ciclocross. Fece bene anche nelle corse su strada.
Nel 1960 partecipò al Giro di Svizzera, al Giro del Delfinato e al Giro del Portogallo, dove vince persino una tappa. Ma fu il ciclocross ad avere la meglio.
Un ciclismo d'altri tempi
Il suo è stato un ciclismo d’altri tempi. Un ciclismo romantico, tutto bici e michetta. Nel 1959, in vista del campionato italiano, era partito il venerdì, aveva fatto 50 chilometri per visionare il tracciato, era rientrato a casa nella sua Milano nel pomeriggio e all’una di notte aveva preso servizio nel panificio. Alla domenica aveva corso e vinto e in nottata si era presentato al lavoro. Alla mattina, davanti al negozio, c’erano i fotografi che desideravano immortalare il nuovo campione italiano di ciclocross.
I suoi traguardi
Longo si è ritirato nel 1972. Ha vinto per cinque volte il titolo iridato (1959, 1962, 1964, 1965, 1967) e per dodici quello italiano (1959, 1960, 1962 e dal 1964 al 1972).
Il suo palmarès conta 233 affermazioni su 388 corse disputate.
Lascia la moglie Marisa e la figlia Federica.
Angelo De Lorenzi