IN PUNTA DI SELLINO

Centinaia di ciclisti al presidio davanti alla Regione per chiedere le dimissioni di Vittorio Feltri

All'ingresso del Pirellone stamattina, per chiedere l'allontanamento dalla politica del direttore editoriale de Il Giornale, attivisti, politici, ma anche semplici cittadini

Centinaia di ciclisti al presidio davanti alla Regione per chiedere le dimissioni di Vittorio Feltri
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Vittorio Feltri aveva detto di apprezzare i ciclisti "solo se investiti": oggi in centinaia con le loro biciclette si sono dati appuntamento in viale Fabio Filzi, sotto la sede di Regione Lombardia, per chiedere le dimissioni del consigliere di Fratelli d’Italia.

Centinaia di ciclisti davanti alla Regione per chiedere le dimissioni di Vittorio Feltri

MILANO - Alle 8.30 del mattino di martedì 1 ottobre erano centinaia gli attivisti per la mobilità e la sicurezza stradale che si sono riuniti per far sentire forte la propria voce. Nel corso del flash mob i manifestanti hanno steso le loro biciclette all’ingresso di Palazzo Pirelli sdraiandosi accanto per rappresentare i tanti incidenti stradali nei quali i ciclisti perdono la vita.

Variegato il mondo associazionistico rappresentato: erano presenti varie attivisti e simpatizzanti di Città delle Persone, Legambiente, Fiab, Genitori Antismog e Cittadini per l’Aria, per citare solo qualche sigla.

Majorino: “Frasi allucinanti perché stiamo sdoganando completamente il linguaggio dell’odio”

Il capogruppo del Partito Democratico in Regione, Pierfrancesco Majorino è intervenuto durante il flash mob dei ciclisti (foto A. De Lorenzi)

“Noi oggi chiederemo le dimissioni di Vittorio Feltri. Le sue parole sono un insulto a chi non c’è più, a chi ha sofferto, sono un insulto per tutti noi che vogliamo una città più sicura”, ha detto il capogruppo del Partito Democratico in Regione, Pierfrancesco Majorino, intervenuto insieme ad altri consiglieri di opposizione.

L'intervento di un famigliare di una vittima della strada

“Francamente le dichiarazioni di Feltri potremmo definirle con un eufemismo sconcertanti, ma si inseriscono in quadro politico aggressivo che inventa nuovi reati e non ha nessun intenzione di andare a rimuovere i motivi per cui molti reati vengono commessi”, ha detto Paolo Pozzi famigliare di una vittima della strada nel corso del suo intervento.

“Non solo non ha chiesto scusa – ha aggiunto Luca Paladini consigliere regionale del Patto Civico – ma avuto a disposizione i mezzi di comunicare per tornare a replicare”.  “Faremo di tutto perché si dimetta – ha detto Michela Palestra“.

I manifestanti hanno fatto riascoltare ripetutamente le parole di Feltri sui ciclisti e scampanellato in segno di protesta. A chiusura del flash mob le note di una famosa canzone di Bob Dylan.

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