IN PUNTA DI SELLINO

Al Tour de France Hindley spunta a sorpresa sui Pirenei

L'australiano vince la tappa e indossa la maglia gialla. In difficoltà Tadej Pogačar, bene Vingegaard. Oggi ancora salita

Al Tour de France Hindley spunta a sorpresa sui Pirenei
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(Crediti fotografici: A.S.O./Pauline Ballet)

La cronaca della giornata di ieri dove i Pirenei hanno rivelato il volto dei protagonisti del Tour de France edizione 2023.

Tour de France: sui Pirenei a sorpresa spunta Hindley

ITadej Pogačar non ha retto  l’allungo in salita del suo avversario diretto, il danese Jonas Vingegaard. Lo sloveno, bloccato nei mesi scorsi da un infortunio, è arrivato alla partenza del Tour con una preparazione insufficiente e la prima tappa un po’ complessa lo ha messo decisamente in difficoltà.

Fra i due litiganti...

Fra i due litiganti è spuntato il terzo incomodo, Jai Hindley, vincitore della tappa di ieri e nuova maglia gialla. L’australiano si è infilato astutamente nella fuga di 36 corridori partita dopo 40 chilometri e poi, al momento buono, ha piazzato l’allungo decisivo.

Hindley è un corridore solido, molto forte in salita, vincitore del Giro d’Italia 2022 e secondo nel 2020, nell’edizione vinta da Tao Geoghehan Hart. Al debutto al Tour ieri ha dimostrato di saperci fare e si candida al podio di Parigi. Re Pescatore Vingegaard è avvisato, conviene prendere le misure.

Sul traguardo di Lauruns si è messo in evidenza il nostro Giulio Ciccone, arrivato al gruppo di Vingegaard. Per ordini di scuderia e a causa di un’incomprensione non ha dato cambi mentre avrebbe potuto contribuire a ricucire lo svantaggio dalla nuova maglia gialla. L’abruzzese è arrivato ancora fresco al traguardo riuscendo a regolare allo sprint i compagni di avventura, Felix Gall ed Emanuel Buchmann. A questo punto potrebbe anche puntare alla classifica generale.

Pogačar sbarazzino

Di questo Tour ci piacciono gli atteggiamenti sbarazzini di Pogačar che, non avendo la gamba, almeno è andato in Francia a divertirsi e ci diverte. Siamo tristi per Egan Bernal che ieri si è staccato in salita e sembra non essersi ancora ripreso dal tremendo incidente del gennaio 2022. Ogni tanto affiora un po’ di magone nel pensare ai Tour de France raccontati nelle cronache di Gianni Mura, le sue divagazioni sui formaggi francesi e sulle canzoni di Georges Brassens.

Oggi, per la cronaca, ancora Pirenei.

Tappa relativamente corta, 144,9 chilometri, da Tarbes a Cauterets-Cambasque. Le salite faranno la differenza. l’ultima ascesa misura 16 km al 5,4% di pendenza media, con un tratto molto duro tra il 12° e il 14° chilometro.

Angelo De Lorenzi

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