Botta e risposta

Salvini sui 30mila dell'Inter: "Milano ha ancora un sindaco?". Sala replica: "Ministro per caso"

Si infiammano le polemiche dopo il maxi assembramento neroazzurro. Il Prefetto di Milano: "Chiudere piazza Duomo avrebbe creato più assembramenti".

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Si infiammano le polemiche dopo il maxi assembramento di 30mila tifosi interisti in piazza Duomo a Milano. In piena pandemia da Covid-19, l'atteggiamento adottato dai supporters neroazzurri per festeggiare la vittoria dello Scudetto avrà ripercussioni sull'andamento dei contagi in città e non solo, anche se le reali conseguenze saranno visibili solamente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Nel frattempo, in merito alla questione, su Twitter si è accesa una diatriba tra due delle principali figure della politica lombarda. La provocazione del leader della Lega Matteo Salvini: "Milano ha ancora un sindaco?". La replica del primo cittadino meneghino Beppe Sala: "Ministro per caso".

Salvini: "Milano ha ancora un sindaco?"

La vittoria del 19esimo Scudetto da parte della squadra di mister Antonio Conte ha fatto esplodere la festa neroazzurra tra le strade di Milano. Piazza Duomo è stata il centro dei festeggiamenti con ben 30mila tifosi interisti che si sono riversati nel luogo simbolo della metropoli milanese per celebrare un successo che mancava da 11 anni. Celebrazioni cariche di sentimento, ma che in piena pandemia da Covid-19, dove a farla da padrone sono distanziamento sociale e mascherine, non hanno rappresentato il massimo della responsabilità e del buon senso.

Il maxi assembramento dei supporters neroazzurri ha infiammato polemiche di ogni tipo, tra chi si è scagliato direttamente contro i partecipanti ai festeggiamenti e chi, invece, ha posto la questione su un piano più politico, individuando il sindaco di Milano, Beppe Sala, come principale responsabile di tale situazione.

Nel corso della giornata di ieri, lunedì 3 maggio 2021, il leader della Lega Matteo Salvini, tramite il suo profilo Twitter, ha manifestato il suo dissenso verso la gestione del maxi assembramento interista, lanciando una domanda provocatoria e chiedendosi se Milano abbia ancora un sindaco.

IL TWEET DI SALVINI:

La replica video di Sala: "Ministro per caso"

Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino di Milano. Come capita spesso per tali dinamiche, la replica di Beppe Sala è avvenuta attraverso i suoi canali social. Il sindaco meneghino, oltre a riprendere le dichiarazioni del prefetto di Milano che sottolineavano come andare a chiudere piazza Duomo avrebbe generato molti più assembramenti di quelli che si sono verificati nel pomeriggio di domenica 2 maggio, in risposta a Salvini ha affermato:

"Ho sentito tante lamentele ma non un’idea sensata su come gestire meglio la situazione. Devo dire che ci ha provato Salvini ipotizzando di portare, chissà come, i tifosi a San Siro, ma, a tacere che gli stadi sono chiusi, che assembramenti ci sarebbero stati nell’ingresso e nell’uscita dello stadio? E una volta dentro i tifosi sarebbero stati a distanza a si sarebbero abbracciati? Ecco questa è stata l'ideona di uno che ha fatto il ministro dell’Interno, quindi presunto addetto ai lavori".

LA VIDEO RISPOSTA DI SALA:

"Chiudere piazza Duomo avrebbe creato più assembramenti"

In merito ai festeggiamenti dei tifosi neroazzurri per la vittoria dello Scudetto, si è espresso in prima persona il Prefetto di Milano Renato Saccone, il quale ha evidenziato un dato fondamentale: chiudere piazza Duomo con transenne avrebbe generato altri tipi di assembramenti molto più problematici:

"Quando il popolo dei tifosi, in modo assolutamente spontaneo e non organizzato, scende in strada per festeggiare lo scudetto atteso da anni, bisogna necessariamente coniugare le ragioni della prevenzione del contagio con la gestione dell’ordine pubblico e con la tutela della incolumità delle persone. Abbiamo valutato che chiudere piazza Duomo, spazio urbano ampio e con numerose vie di esodo, sarebbe stato inevitabilmente occasione di ancora più densi e rischiosi assembramenti, sotto ogni profilo.

Di fronte a trentamila tifosi esultanti – circa diecimila nel picco in piazza Duomo – non si usano idranti, né ha senso transennare una città. Si opera per evitare incidenti di qualsiasi natura – che non ci sono stati – per ridurre nei tempi le manifestazioni di festa – con il rispetto del “coprifuoco” – per salvaguardare le tante attività commerciali e della ristorazione e il diffuso passeggio domenicale di un pomeriggio primaverile in zona gialla, così come è stato. Con questo approccio, sono stati previsti e approntati servizi mirati e flessibili, con la consapevolezza che la gestione dell’ordine pubblico è un delicato equilibrio tra interessi non sempre collimanti, i cui risultati positivi non sono facilmente visibili perché consistono spesso in 'ciò che non accade'".

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"121mila morti sembra non ci abbiano insegnato nulla"

Sui fatti verificatisi nel pomeriggio di domenica 2 maggio 2021, è intervenuto il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli:

“Non possiamo assolutamente permetterci queste immagini, vanno evitati gli assembramenti anche se la gioia si può comprendere. Ma deve prevalere il senso di responsabilità e rispettare i 121mila morti che abbiamo avuto in Italia”.

Alessandro Balconi

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