Prima della Scala, dopo la polemica sui posti nel palco d'onore Sala prova a smorzare i toni con La Russa
Non smorzano per nulla i toni invece le rappresentanze dei lavoratori della Flc Cgil Milano e della sezione dell’ANPI Teatro alla Scala: "I fascisti non sono graditi al Teatro alla Scala"
Alla vigilia del debutto di domani, 7 dicembre, della Prima della Scala con il Don Carlo di Giuseppe Verdi, la polemica si fa sui posti nel palco d'onore. Sembra che quest'anno nessuno tenga ad occupare le poltrone del Palco reale. In tutto questo si inserisce anche la posizione perentoria di Cgil e Anpi sulla presenza del presidente del Senato a Milano.
Dopo la polemica sui posti in platea Sala prova a smorzare i toni con La Russa
MILANO - Il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell'accensione albero di Natale dei Giochi di Milano Cortina 2026 in piazza del Duomo, parlando della sua decisione di sedersi in platea e non nel Palco Reale per la Prima della Scala ha espresso un desiderio ben preciso riguardo la senatrice Segre:
"Ho espresso solo un desiderio, ossia quello di aver la senatrice Segre seduta al mio fianco. Una formula la troveremo. Non è mio interesse fare polemica nel giorno di Sant'Ambrogio, ci mancherebbe altro. Però volevo e voglio avere Segre di fianco a me perché credo che in questo momento più che mai sia importante".
"Stiamo discutendo - ha continuato - una soluzione la troveremo. Il palco reale non sarà vuoto", ha assicurato.
E in merito al presidente del Senato Ignazio La Russa che ha anch'esso espresso l'idea di volersi sedere in platea tenta di smorzare i toni:
"ci siamo sentiti due o tre volte. Lui lo sa che non voglio fare polemica ma voglio che in un momento importante dal punto di vista culturale della storia di Milano come la prima della Scala ci sia anche un messaggio politico. Per me in questo momento il messaggio politico è la vicinanza con la senatrice Segre, che vuol dire tante cose. Vuol dire quello che lei ha dato a Milano, vuol dire riflettere sulla tragedia che sta succedendo in Medio Oriente", ha concluso Sala.
Cgil-Anpi: "No a cerimoniale istituzionale, fascisti non graditi"
Non smorzano per nulla i toni invece le rappresentanze dei lavoratori della Flc Cgil Milano e della sezione dell’ANPI Teatro alla Scala che, in merito alla presenza del presidente del Senato La Russa che assisterà alla Prima con la rappresentazione del Don Carlo dal Palco Reale del Piermarini e che, nell'intervallo, parteciperà al saluto istituzionale ad artisti e lavoratori sono perentori:
“I fascisti non sono graditi al Teatro alla Scala. Non parteciperemo ad alcun cerimoniale di saluto istituzionale rivolto a chi non ha mai condannato il fascismo, le sue guerre coloniali, l’alleanza e la sudditanza al nazismo che ha generato leggi razziali e tanto lutto e miseria al popolo italiano".
E aggiungono:
"Abbiamo appreso con rammarico che il Presidente della Repubblica non potrà quest'anno presenziare all'inaugurazione della stagione scaligera. Come ogni anno avremmo volentieri portato i saluti di tutti i lavoratori e le lavoratrici del teatro alla più alta carica dello Stato. Il Teatro alla Scala rappresenta un luogo democratico e civile, e il nostro sindacato e la sezione Anpi del teatro non possono omaggiare chi ancora non combatte queste politiche".