"O arrivano i fondi o mi ritiro": Bernardo è a caccia del responsabile della diffusione dell'audio
Dopo gli attacchi Bernardo smorza i toni e rassicura sulla forza della sua coalizione garantendo la propria presenza fino alla fine.
Non si è ancora placata la bufera mediatica e politica sul candidato di centro destra Luca Bernardo, duramente attaccato dopo la diffusione di un audio privato in cui chiedeva ai colleghi alleati di versare ciascuno 50mila euro a testa per finanziare la sua campagna elettorale, pena il ritiro dalla gara per diventare primo cittadino.
Alza il volume e ascolta l'audio di Bernardo
"Se i partiti non versano 50mila euro ciascuno mi ritiro lunedì"
Nell'audio diffuso nei giorni scorsi da qualcuno che per ora è ancora ignoto (all'interno della chat in cui è stato mandato ci sono solo 7 membri, tutti fidatissimi politici di vertice dei rispettivi partiti della coalizione di centro destra) si sente il candidato sindaco Luca Bernardo dire chiaro e tondo che se non vedrà un versamento di 50mila euro da parte di ciascun partito della sua coalizione sul suo conto corrente, da poter utilizzare per la campagna elettorale, lui si ritirerà dalla corsa a primo cittadino di Milano. Ecco il testo dell'audio integrale:
"Vi lascio il messaggio, così rimane nero su bianco: se entro questa settimana non arrivano almeno per tutti i partiti 50mila euro a testa per andare avanti in questa campagna che costa molto di più, perché per fare bisogna anche spendere, per fare la campagna ci vogliono anche i soldi, in assoluta correttezza e trasparenza come siete abituati sempre, io lunedì mattina alle 10 convoco una conferenza stampa e dirò che mi ritiro.
Quindi questo è l'ultimo messaggio che vi lascio perché così non si può andare avanti. Io ringrazio se qualcuno dei partiti ha già fatto però ripeto: se io non trovo una versione diversa sul conto corrente e non vedo una sintonia completa e totale sulla campagna elettorale, che vedo solo da alcuni e non tutti dei presenti e non voglio dir chi, io lunedì mi ritiro.
Non è mia abitudine ritirarmi, ma torno a fare il mio lavoro che tanto mi piace. Quindi lunedì alle 10 convoco questa conferenza stampa se non ho indicazioni diverse, ma non telefonate e chiacchiere, scusate se mi permetto, vi voglio bene, vi rispetto e vi stimo ma io ci sto mettendo la faccia e come vedete sono stato colpito profondamente in un mese e mezzo di mia presenza in politica. Grazie e buona giornata".
Bufera su Bernardo
A seguito della diffusione dell'audio, che doveva rimanere "segreto" e ascoltabile solo dai diretti interessati, si è scatenata una vera e propria bufera sul candidato del centro destra che non ha potuto far altro che incassare il colpo e dare mandato al proprio avvocato di cercare il responsabile.
Bernardo ha poi però smorzato i toni con i suoi stessi alleati, cercando di archiviare le critiche che lo hanno duramente colpito e dichiarando di non aver mai avuto alcuna intenzione di lasciare realmente la corsa.
"I partiti ci siamo trovati, abbiamo trovato la normale sintesi con òa normale discussione interna che ci permette di andare avanti come una famiglia e certamente arriveranno i finanziamenti".
Promessa denuncia per chi ha diffuso l'audio privato
Bernardo ha poi promesso una denuncia, dato che la diffusione dell'audio è ritenuta una grave lesione della privacy. In una conferenza stampa convocata ieri per fare chiarezza su quanto successo e rassicurare gli elettori della compattezza della coalizione, il candidato sindaco ha garantito la propria presenza in corsa, dichiarando che continuerà a correre per diventare sindaco di Milano.
Ora però la resa dei conti: il legale di Bernardo procederà con una denuncia avente l'intento di capire come quel messaggio privato sia arrivato alla stampa.
Sala non si è sbilanciato troppo
"Non faccio conti in tasca agli altri, però io non chiedo e non ricevo soldi dai partiti. Credo che l'indipendenza passi anche attraverso quello: amici, conoscenti e stimatori in trasparenza aiutano nella mia campagna" ha commentato il sindaco uscente Sala.
Il Pd invece va all'attacco e per Letta Bernardo si sta "liquefacendo".