caos nel centrodestra

Elezioni Regionali 2023 | Attilio Fontana conferma la sua candidatura

Dopo l'autocandidatura della vicepresidente Moratti Fontana conferma che sarà il candidato naturale del centrodestra per le prossime elezioni Regionali.

Elezioni Regionali 2023 | Attilio Fontana conferma la sua candidatura
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"Ho confermato la disponibilità a continuare il mio lavoro per la grande comunità lombarda, che è molto più di una regione. Sono tanti ed importanti i progetti da portare avanti insieme in Lombardia". Così governatore Attilio Fontana in un post in vista delle elezioni regionali e di una sua possibile ricandidatura.

Attilio Fontana si ricandida

"Le Olimpiadi del 2026, i nuovi treni per l'ammodernamento della flotta regionale, la riforma della sanità territoriale, l'Autonomia. Le sfide della transizione ecologica per il territorio più produttivo d'Italia e la semplificazione per imprese e famiglie. La #Lombardia, locomotiva d’Italia, realizzerà questi e molti altri progetti, io sono a disposizione dei lombardi", conclude.

Cattaneo: NCI conferma sostegno a Fontana

"Nci ha confermato pieno sostegno ad Attilio Fontana. Noi siamo stati con lui e vogliamo continuare a sostenerlo": così l'assessore regionale Raffaele Cattaneo, esponente di Nci, a margine del Consiglio regionale in merito alle prossime elezioni regionali. "Il presidente che ha governato sostenuto da tutta la coalizione è il candidato naturale a riproporsi. Poiché ha dato sua disponibilità o c'è fatto nuovo che fa ritirare questa disponibilità a Fontana o è il candidato naturale", ha proseguito Cattaneo affermando che "certamente Moratti è una figura politica di rilievo e legittimamente può proporsi, ma il candidato naturale è Fontana". L'assessore ha riferito anche che "conseguenze in giunta non ce ne sono state e sulle attività di governo della giunta non ce ne sono" e che "il problema in caso è politico".

Duello a distanza ieri tra Fontana e Moratti e i dubbi amletici nel centrodestra

“La candidatura di Moratti mi è sembrata un po' strana, mi sembra però che già in precedenza la vicepresidente avesse offerto la propria candidatura”. Lo ha detto oggi il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, a margine della nuova edizione di "Salute Direzione Nord - Oltre le idee azioni e innovazione" al Palazzo delle Stelline, interpellato sulla volontà di candidatura alle Regionali 2023 espressa dalla vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti. Interpellato riguardo la dichiarazione di Moratti, Fontana ha risposto: “No, non rimango mai di fronte a niente, salvo quando perde il Milan. Quello non mi fa dormire”.

"Pronti a proseguire lavoro con più determinazione"

"La Lega ha ribadito il proprio sostegno nei miei confronti - continua il presidente Fontana - quindi io sono contento di questa affermazione, sono pronto a proseguire il mio lavoro e a questo punto lo voglio fare ancora con maggiore determinazione per completare l'ottimo lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi".

Moratti: Decideranno i partiti, io a disposizione del centrodestra

Interpellata sulla dichiarazione del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana arriva prontamente la replica della vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti: “Sulle candidature per le regionali saranno i partiti a decidere. Io ho già parlato venerdì scorso”. Alla domanda “si prenderebbe un caffè con Salvini e Fontana”, Moratti ha risposto: “Certamente sì, io ho solo chiarito la mia posizione e sono a disposizione del centrodestra".

"Non mi sento messa da parte"

"Per me l'impegno è nei confronti dei miei concittadini. Non mi sento messa da parte dai miei concittadini. Per me questa è la mia bussola, la mia stella polare": prosegue Letizia Moratti a chi le ha a chiesto se "si è sentita messa da parte" dopo le dichiarazioni della Lega che ha definito Attilio Fontana il "candidato naturale" alla presidenza della Regione Lombardia alle elezioni del 2023. Moratti ha anche chiarito che con Salvini oggi "non ci siamo incontrati, ci siamo solo incrociati. Ci siamo salutati cordialmente e ci vedremo prossimamente", mentre con Berlusconi "per il momento no", non è previsto un incontro.

Incontro Salvini-Giorgetti-Fontana: Governatore è candidato naturale

Si è concluso l’incontro a Palazzo Lombardia tra Matteo Salvini, il governatore Attilio Fontana, il ministro Giancarlo Giorgetti e il segretario regionale Fabrizio Cecchetti. La Lega - viene riferito dal partito - forte di 235 sindaci, 2mila amministratori locali e 10mila militanti in tutta la regione, ha confermato la volontà di preservare l’unità del centrodestra e ha sottolineato "l’orgoglio per l’ottimo lavoro fatto negli ultimi anni nonostante drammatiche difficoltà. Fontana - viene sottolineato -  "è il candidato naturale, così come già confermato dagli altri leader della coalizione". Settimana prossima la Lega farà il punto con i consiglieri regionali, gli assessori e il presidente Fontana sulla situazione e per individuare i prossimi obiettivi a partire da sanità, trasporti e lavoro.

Pizzul  (PD): Moratti sfiducia Fontana, come arriva la Giunta al 2023?

Anche il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Fabio Pizzul interviene in merito "allo scontro ingaggiato dalla vicepresidente Letizia Moratti nei confronti del presidente Attilio Fontana" per la candidatura di centrodestra alle prossime Regionali della primavera 2023: “In Regione siamo arrivati al punto che la vicepresidente Moratti dichiara esplicitamente la sua sfiducia nei confronti del presidente Fontana, in un ribaltamento di ruoli che non si era mai visto. E Fontana, da parte sua, è costretto a dire che il suo nome sarà valutato insieme ad altri, come se l’essere il presidente in carica non valesse nulla per poter essere ricandidato alle Regionali 2023 o come se fosse consapevole di un giudizio non positivo sul proprio operato. Mi chiedo come questo autentico cortocircuito inciderà sul lavoro della giunta regionale da qui alla prossima primavera.

Se il confronto ha a che fare con diverse visioni politiche, non si capisce come possa andare avanti questa amministrazione, se invece, come pare più probabile, ha solo a che fare con aspirazioni personali e di posti di potere, i lombardi non possono stare tranquilli riguardo al loro futuro. Certamente non è un caso che questa tempesta sia scoppiata nel bel mezzo di un turno amministrativo che ha avuto esiti che hanno innalzato nervosismo e allarme all’interno del centrodestra.”

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