Consiglio regionale, bocciato l'ordine del giorno di Rozza (Pd) per la gestione degli alloggi e dei quartieri popolari
L'accusa: "Regione “non ha avuto la volontà di risolvere i problemi a questa categoria di cittadini".
L'accusa: "Regione “non ha avuto la volontà di risolvere i problemi a questa categoria di cittadini".
Bocciato l'ordine del giorno di Rozza (Pd) per la gestione degli alloggi e dei quartieri popolari
Il Pnrr è un’occasione storica per la Lombardia. La mole di investimenti sarà tale da rendere concreto il rischio che risorse preziose vengano spese in modo inadeguato.
“Vogliamo, ad esempio, essere sicuri che il Piano di finanziamenti nazionale rappresenti davvero un’occasione unica anche per la riqualificazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica, visto che, come ha reso noto lo stesso assessore regionale alla Casa, mette a disposizione della Regione 1,2 miliardi di euro tra il 2022 e il 2024”.
E' intervenuta Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd che in Commissione Territorio segue la partita delle case pubbliche.
Il commento di Carmela Rozza
“Per non disperdere queste risorse, che richiedono l’avvio di un’imponente opera di progettazione e cantierizzazione, interventi per cui le Aler e i Comuni non dispongono delle strutture tecniche adatte, il Pd, con un mio ordine del giorno al bilancio, aveva chiesto di garantire le risorse necessarie a istituire un’unica stazione appaltante e un unico centro di progettazione. La struttura doveva essere dedicata esclusivamente all’attuazione del Pnrr per gli edifici di residenza pubblica tra Regione Lombardia, Aler Milano, Comune di Milano e Città Metropolitana”, fa sapere Rozza.
Ma Regione “non ha avuto la volontà di risolvere i problemi a questa categoria di cittadini migliorando la gestione degli alloggi e dei quartieri popolari”, dice la consigliera dem, sottolineando come la maggioranza di centrodestra abbia deciso di bocciare il suo ordine del giorno.
“La creazione di un’unica centrale appaltante e di un unico centro di progettazione avrebbero rappresentato l’occasione per una totale collaborazione tra Regione e Comune nell’interesse degli inquilini e per ripensare i quartieri popolari. Invece, da parte di Palazzo Lombardia non hanno prevalso il buonsenso e la buona progettualità”, commenta Rozza. Nel suo atto, l’esponente Pd impegnava l’assessore alla Casa anche a promuovere un analogo sistema su tutto il territorio lombardo tra Regione Lombardia, le Aler, le Province e i Comuni lombardi. Come pure di avviare in tempi brevi una programmazione coordinata tra gli enti proprietari di edilizia residenziale pubblica per la progettazione ed esecuzione degli interventi del Superbonus 110%, che il Governo ha esteso a interventi di efficienza energetica e antisismici e prorogato, per questi enti, fino al 31 dicembre 2023.