Zona San Siro

Vittima di catcalling 19enne in aula contro i soldati accusati di molestie: "Dopo l'episodio vado dallo psicologo"

L'episodio risale al 21 marzo 2021...

Vittima di catcalling 19enne in aula contro i soldati accusati di molestie: "Dopo l'episodio vado dallo psicologo"
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Si erano dati appuntamento in un bar vicino alle loro abitazioni, in zona San Siro, per festeggiare. E lì avevano incontrato la giovane. La ragazza, una 19enne, era stata avvicinata dai tre militari dell'esercito, rispettivamente di 23, 24 e 32 anni, ma non proprio con modi garbati. Anzi, la vicenda che si è verificata il 21 marzo 2021 e ora in aula nel Tribunale di Milano, è decisamente vergognosa. Perché la studentessa 19enne ha denunciato di essere stata molestata verbalmente a sfondo sessuale in un luogo pubblico. Catcalling, in altre parole, da parte di chi, in teoria, dovrebbe difendere i cittadini.

Vittima di catcalling 19enne in aula contro i 3 soldati accusati di molestie

Tre soldati, insomma, che forse avevano alzato il gomito, avrebbero letteralmente terrorizzato la giovane e poi, non contenti si sarebbero anche rivolti alla madre della ragazza. Almeno, questo è quanto si s addebita nel processo in corso ai tre militari. Un quadro davvero grave, quello descritto dalla studentessa 19enne che è stata in grado di raccontare tutto con grande precisione. Prima di tutto, quindi, ci sarebbero state frasi a dir poco sconvenienti e pesanti.

Frasi che sono andate avanti per diverso tempo nell'arco della giornata. Parole che all'inizio la giovane aveva anche tentato di minimizzare. Ma poi la situazione sarebbe divenuta insostenibile. Tanto che a un certo punto la 19enne sarebbe scoppiata a piangere, arrivando a sentirsi minacciata proprio da chi, come detto, dovrebbe difendere i cittadini.

"Dopo l'episodio vado dallo psicologo"

La giovane sarebbe dunque stata raggiunta dalla madre e dal compagno. Frasi inopportune sarebbero state rivolte pure alla donna che ha raccontato la sua versione fuori dall'aula. Ha spiegato che la figlia ora fa fatica a concentrarsi, è ancora sotto shock, terrorizzata. Uno dei tre si sarebbe avvicinato alla mamma, in modo minaccioso, per giunta senza mascherina, con l'alito di alcol... Ora, dopo l'episodio, la figlia è divenuta più fragile e si reca due volte a settimana dallo psicologo.

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