la denuncia

Violento pestaggio tra detenuti nel carcere di Opera, due Agenti feriti

Il sindacato SAPPE: "Basta! Abbiamo bisogno di più Agenti, Sovrintendenti, Ispettori e maggiori strumenti per gestire tali situazioni senza dover sempre subire ferimenti tra le fila del Corpo”.

Violento pestaggio tra detenuti nel carcere di Opera, due Agenti feriti
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Dopo l'aggressione la denuncia arriva direttamente dal sindacato SAPPE: "Basta! Abbiamo bisogno di più Agenti, Sovrintendenti, Ispettori e maggiori strumenti per gestire tali situazioni senza dover sempre subire ferimenti tra le fila del Corpo”.

Violento pestaggio tra detenuti nel carcere di Opera

Alta tensione nel carcere di Opera: la denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del Segretario Regionale della Lombardia Alfonso Greco che spiega:

“È di qualche giorno fa la notizia di una violenta rissa scoppiata nel carcere di Milano Opera tra detenuti italiani e detenuti stranieri per motivi ancora da accertare. Ancora due colleghi feriti, ai qual il Sappe esprime la propria solidarietà. È una escalation di eventi critici nella regione Lombardia dove a farne le spese è sempre il Personale di Polizia Penitenziaria. È infatti sempre e solo grazie alla professionalità del personale di Polizia in servizio a Milano Opera che gli eventi non hanno avuto conseguenze maggiori rispetto a ciò che sarebbe potuto accadere. Gli Agenti di polizia penitenziaria di Opera hanno dovuto faticare non poco e lavorare ininterrottamente per ripristinare l’ordine e la sicurezza della Sezione ove sono accaduti i fatti. Tra l’altro, si tratta di una Sezione ex art 32 O.P. ove sono ristretti detenuti responsabili di aggressioni in danno del personale nonché autori di eventi turbativi della sicurezza e dell’ordine dell’istituto. Basta! Abbiamo bisogno di più Agenti, Sovrintendenti, Ispettori e maggiori strumenti per gestire tali situazioni senza dover sempre subire ferimenti tra le fila del Corpo”.

La denuncia: "Servono interventi urgenti"

Per Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE:

Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. I numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane nel 2021 sono allucinanti: 11.295 atti di autolesionismo, 91 decessi per cause naturali, 57 suicidi mentre 1.669 sono stati quelli sventati dalla Polizia Penitenziaria, 8.063 le colluttazioni e 1.087 i ferimenti. In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. le carceri sono un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria.

La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione”, conclude Capece. “Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziari, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche dei Reparti di Polizia Penitenziaria della Lombardia”.

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