Vendevano vestiti di lusso contraffatti in rete: 7 indagati, sequestrati 4 milioni in merce
Introducevano in Italia e vendevano prodotti falsi recanti noti marchi del settore di alta moda, di elevatissima fattura provenienti da Turchia e Grecia.
Vendevano vestiti di lusso contraffatti in rete: 7 indagati, sequestrati 4 milioni in merce.
Vendevano vestiti di lusso contraffatti in rete: 7 indagati, sequestrati 4 milioni in merce
MILANO – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano (Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco; Sostituto Procuratore Paola Pirotta) stanno eseguendo, dalle prime ore di questa mattina, un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei membri di un’associazione a delinquere presente sul territorio milanese, composta da cittadini italiani con precedenti specifici e di natura associativa, dedita all’importazione e distribuzione online di capi d’abbigliamento e accessori di lusso abilmente contraffatti.
Le cosiddette copie perfette o “super-perfette”
Il gruppo criminale introduceva in Italia e vendeva prodotti falsi recanti noti marchi del settore di alta moda, di elevatissima fattura (le cosiddette copie perfette o “super-perfette”) provenienti da Turchia e Grecia, commercializzati attraverso un portale di e-commerce dedicato e pubblicizzati attraverso campagne sui principali social network, per ampliare la base dei potenziali clienti.
Sequestrati oltre 23mila capi
Le indagini, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano nell’ambito dell’operazione denominata “Fake Luxury”, hanno portato complessivamente al sequestro di oltre 23mila capi di abbigliamento e accessori delle più note case di moda, del valore stimato di 4 milioni di euro che, a seguito delle perizie condotte su campioni, sono risultati essere finemente contraffatti. Le indagini hanno consentito di scoprire un sofisticato meccanismo, ideato dai membri dell’associazione, i quali curavano l’approvvigionamento, recandosi spesso in Turchia, e gestendo direttamente importazione, stoccaggio e distribuzione della merce contraffatta, commercializzata su un sito web dalla grafica accattivante, a prezzi convenienti ma non così bassi da poter indurre la clientela a pensare che si trattasse di prodotti falsi.
Contatti con soggetti operanti nel settore per creare "zona grigia"
Più recentemente, per dare una parvenza di legalità all’attività svolta, i membri dell’organizzazione delinquenziale avevano avviato contatti con soggetti legittimamente operanti nel settore della moda per accreditarsi quali rivenditori ufficiali di alcuni marchi, così da creare una “zona grigia” di vendita in cui mescolare prodotti originali e contraffatti. Il gip ha accolto le richieste del pm, emettendo l’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 7 indagati, di cui 4 finiti agli arresti domiciliari, due destinatari dell’obbligo di dimora e uno dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Contestualmente, sono state avviate le procedure per inibire definitivamente l’accesso al portale di e-commerce attraverso il quale venivano venduti i prodotti contraffatti e per ottenere l’oscuramento (tramite procedura di notice and takedown), dei profili social utilizzati per pubblicizzare i prodotti falsi.