la complessa indagine

Vendeva atti falsi per ottenere permessi di soggiorno veri: sequestrati beni per 1,5 milioni a egiziano

Per ogni certificato i richiedenti asilo pagavano 700-800 euro

Vendeva atti falsi per ottenere permessi di soggiorno veri: sequestrati beni per 1,5 milioni a egiziano
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Le indagini della Questura di Milano sono partite dal monitoraggio di un’anomala presentazione di numerose richieste di Ospitalità effettuate dal 37enne a favore di numerosi suoi connazionali. Per ogni certificato fittizio i richiedenti asilo pagavano 700-800 euro.

Dichiarazioni false per permessi di soggiorno veri: sequestrati beni per 1,5 milioni a egiziano di 37 anni

MILANO - La Polizia di Stato di Milano ha eseguito questa mattina un provvedimento di sequestro di prevenzione preliminare alla confisca, disciplinato dal Codice Antimafia, emesso dal Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, di tutti i beni mobili ed immobili dal valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro riconducibili a un egiziano di 37 anni, attualmente detenuto nel carcere di Piacenza.

La ricostruzione del complesso patrimonio economico dell'egiziano e della moglie

L’attività di indagine, svolta dall’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali, ha portato alla complessa ricostruzione del patrimonio economico riconducibile all'egiziano e alla moglie, una connazionale 35enne. Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano sono partiti dal monitoraggio di un’anomala presentazione di numerose richieste di Ospitalità effettuate dal 37enne a favore di numerosi suoi connazionali.

Da una prima indagine, era emerso come l’uomo avesse effettuato diversi acquisti d’immobili nella zona di Pioltello e in alcuni comuni della provincia di Sondrio, suddivisi in 15 immobili e 5 terreni, tra cui un vigneto, acquisti tutti effettuati senza una solida provvista economica, intestandoli sia alla moglie sia ad altri prestanome.

Gli indagati

Gli elementi acquisiti grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio Immigrazione della Questura milanese, hanno dato spunto a un’attività investigativa condotta dai poliziotti della Seconda Sezione della Squadra Mobile di via Fatebenefratelli che ha portato a indagare, l'egiziano per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, intestazione fittizia di beni ed autoriciclaggio, insieme a altri 7 stranieri che, avendo fonti di reddito assai esigue, hanno trovato nelle attività illecite la principale fonte di sostentamento.

Al Comune di Pioltello presentate 60 dichiarazioni di ospitalità fittizie

Sono state accertate innumerevoli vendite di dichiarazioni di ospitalità fittizie a favore di richiedenti asilo politico per fare avere loro titoli di soggiorno. La coppia, nel periodo compreso tra il 30 giugno 2020 e l’8 agosto 2023, ha presentato al comune di Pioltello 60 dichiarazioni di ospitalità e 7 iscrizioni anagrafiche di residenza fittizie a favore di altrettanti cittadini extracomunitari, ricavando, da tale stratagemma, una cifra superiore ai 100mila euro: per una dichiarazione di ospitalità nel comune dell’hinterland milanese si facevano pagare 700/800 euro, per una medesima richiesta nei comuni di Tresivio e Teglio, in provincia di Sondrio, incassavano una cifra pari a 600 euro, mentre, per un’iscrizione anagrafica di residenza, richiedevano la somma di mille euro.

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