Ucciso nel furgone in cui dormiva all'Ortomercato: arrestati altri due uomini della banda
Per il delitto lo scorso giugno erano stati arrestati tre uomini che erano riusciti a fuggire dopo la spedizione punitiva
Il 18enne fu ucciso in un agguato mentre dormiva sul suo furgone nella zona dell'Ortomercato: tre uomini, responsabili del delitto, che erano riusciti a fuggire dopo la spedizione punitiva, sono stati arrestati lo scorso giugno. Ora sono finiti in carcere altri due componenti della banda. Si cerca ancora un sesto uomo del gruppo.
18enne ucciso nel furgone in cui dormiva: arrestati altri due responsabili del delitto
MILANO - Sono finiti in carcere anche gli altri due uomini accusati di aver ucciso Jhonny Sulejmanovic, il nome della vittima, mentre dormiva nel suo furgone lo scorso 25 aprile nella zona del mercato ortofrutticolo all’ingrosso, in via Varsavia a Milano.
Arrestati altri due uomini del gruppo
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini, gravemente indiziati di aver concorso nell'esecuzione dell'omicidio di Sulejmanovic Jhonny, avvenuto la notte tra il 25 e il 26 aprile di quest'anno.
Tre uomini fuggiti dopo la spedizione punitiva sono già in carcere
L'odierna esecuzione costituisce l'esito degli approfondimenti investigativi che hanno già portato per tale delitto all'emissione dell'ordinanza di misura cautelare a carico di 4 uomini, eseguita il 21 giugno scorso dagli agenti della Squadra Mobile milanese, conclusasi con l'arresto di tre indagati mentre il quarto risulta tuttora irreperibile. Tutti i componenti del commando risultano pertanto compiutamente identificati.
L'agguato del 25 aprile 2024
L'omicidio, infatti, era stato consumato al culmine di un'aggressione condotta da 6 persone, che, giunte in via Varsavia a bordo di un'autovettura di colore nero, assaltarono il furgone ove dormiva la vittima con la moglie, infrangendo i vetri con delle mazze di ferro, per poi attingerlo con almeno tre colpi d'arma da fuoco. Inoltre, prima di allontanarsi, sparavano altri colpi a scopo intimidatorio verso i familiari della vittima, accorsi sul posto, nel tentativo di fermare l'azione criminale.
Il litigio poche ora prima del delitto
L'attività di indagine ha consentito di ricostruire in modo puntuale l'azione delittuosa e di identificare dapprima quattro componenti del gruppo omicida e, soprattutto, di individuare il movente in una precedente lite, avvenuta poche ore prima, tra due degli assalitori e la vittima, supportato nella circostanza dai suoi familiari.
L'indagine ha identificato 6 persone nella banda
La successiva fase investigativa, sviluppatasi anche grazie a ulteriori elementi di prova raccolti dopo l'esecuzione della misura cautelare, ha consentito di identificare il quinto componente del gruppo assalitore, nonché di accertare che alla guida dell’autovettura di colore scuro, dalla quale sono usciti i 5 assalitori, vi era una sesta persona che li ha accompagnati sul posto, ha atteso l'esecuzione dell’omicidio e, alla guida senza mai aprire la porta lato guida del veicolo, ha garantito l'immediata ripartenza dopo che i 5 sono risaliti a bordo.
Si cerca ancora il sesto uomo
Uno dei due destinatari della misura cautelare è stato associato pressoil carcere San Vittore mentre il secondo, irreperibile, è attivamente ricercato anche in campo internazionale.