tribunale di Milano

Troppi debiti tra ristoranti e boutique, lo stimato giudice si mette in aspettativa: "Mi pento"

Lo scandalo partito da una denuncia pubblica del giornalista Gianluigi Nuzzi che ha raccolto moltissime testimonianze di creditori del professionista.

Troppi debiti tra ristoranti e boutique, lo stimato giudice si mette in aspettativa: "Mi pento"
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"Mi pento profondamente", a gran sorpresa uno stimato giudice milanese ammette le proprie responsabilità e si autosospende dal Tribunale di Milano. A sollevare il polverone era stato il giornalista Gianluigi Nuzzi, che ha raccolto le lamentele dei moltissimi creditori del prestigioso togato: bar, boutique, ristoranti e anche uno studio legale. Fino a quando non è uscito anche il nome del professionista che, messo alle strette, ha fatto un mea culpa pubblico, passando ai fatti.

Giudice milanese si autosospende: troppi debiti

Ad accendere il caso è stato Nuzzi, che attraverso i suoi social ha denunciato:

È il consigliere di Corte d’Appello Piero Gamacchio il giudice che negli ultimi anni ha lasciato conti non pagati in numerosi lussuosi ristoranti della città, tra portate di pesce e piatti al tartufo bianco, dal Risacca Blu all’Horse Café. Gamacchio è tra i giudici più anziani ancora in servizio e si è occupato di personaggi e storie di primo piano. Da Bettino Craxi a Roberto Maroni, dal processo Finmeccanica a quello al finanziere Danilo Coppola, a quello alla coppia dell’acido, il magistrato ha presieduto o partecipato a importanti dibattimenti, a iniziare da quello per il cosiddetto conto Protezione nell’Ambrosiano di Roberto Calvi. Talvolta ha depositato in gran ritardo le motivazioni venendo anche condannato disciplinarmente dal Consiglio superiore della magistratura con perdita di mesi d’anzianità. La storia sarà destinata comunque a diventare un caso, soprattutto perché, dopo i conti non pagati per cene e vestiti, spunta anche un prestito da 40mila euro non onorato nella storia di questo importante giudice milanese.

I numerosi creditori si sono rivolti al volto noto di Mediaset sperando di riuscire a recuperare il proprio denaro e per far sapere la verità. Nessuno, però, si sarebbe aspettato una totale ammissione di colpa da parte del giudice che - oltre al rammarico espresso - ha deciso di mettersi in aspettativa.

Ammissione di colpa totale

Dopo che Gianluigi Nuzzi ha reso nota la sua identità è stato Gamacchio ad intervenire, come riportato sempre dal giornalista sui social:

"Quanto letto sui social e taluni media in questi ultimi giorni corrisponde ahimè alla verità. Salvo che da parte mia pensavo sempre al successivo adempimento, come in parte ho fatto. Ci tengo però a sottolineare il fatto che mai, in alcun modo mai, questi fatti possano aver influito nelle mia attività di giudice, attività che ho sempre svolto con libertà ed indipendenze. Il contenuto delle sentenze da me redatte è lì a dimostrarlo. Proprio però considerando la necessaria serenità che deve presiedere all’esercizio della funzione giudiziaria, questi fatti mi impongono di chiedere da subito di essere messo in aspettativa. Si è trattato - ha concluso Gamacchio - di comportamenti di grave leggerezza di cui mi pento profondamente e ai quali porrò al più presto rimedio".

Il giudice dei conti non pagati fa un clamoroso passo indietro. Svolta nel caso del giudice milanese Piero Gamacchio,...

Pubblicato da Gianluigi Nuzzi su Giovedì 22 aprile 2021

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