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Traffico di droga e prostituzione: arrestati la figlia di Wanna Marchi e il suo ex compagno

L'indagine ha portato al sequestro della Gintoneria e di oltre 900mila euro

Traffico di droga e prostituzione: arrestati la figlia di Wanna Marchi e il suo ex compagno
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La famosa Gintoneria milanese è stata posta sotto sequestro e i suoi titolari per traffici illeciti.

Arrestati la figlia di Wanna Marchi e il suo ex compagno

MILANO - La scena della movida notturna milanese è stata scossa da un'indagine che ha portato all'arresto di Stefania Nobile, figlia della nota televenditrice Wanna Marchi, e del suo ex compagno Davide Lacerenza, titolare del locale vip Gintoneria. Insieme a loro, anche Davide Ariganello, un loro collaboratore, è stato sottoposto a misure cautelari. Le accuse includono autoriciclaggio, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Un menu particolare

La Gintoneria, situata in via Napo Torriani, vicino alla Stazione Centrale di Milano, era nota per offrire ai suoi clienti un'esperienza di lusso con piatti gourmet e cocktail esclusivi. Tuttavia, secondo le indagini, questo locale avrebbe offerto anche un menu "più oscuro", che includeva la possibilità di acquistare droghe e usufruire di prestazioni sessuali fornite da escort. Queste attività avrebbero generato notevoli guadagni illeciti, poi riciclati all'interno del locale stesso.

La storia di Davide Lacerenza: dall'ortomercato alla celebrità

Davide Lacerenza, 58 anni, è un esempio di ascesa sociale. Dopo aver lasciato la scuola per lavorare all'ortomercato di Milano, ha intrapreso una carriera notturna nei locali. Nel 2005, ha rilevato una trattoria con Stefania Nobile, trasformandola nella Gintoneria. Nonostante le difficoltà, Lacerenza ha rilanciato il locale con un format innovativo, diventando una celebrità sui social grazie al suo stile aggressivo e alle serate esclusive. Oggi, vanta oltre duecentomila follower su Instagram e guadagna ventimila euro al mese solo dai social.

L'indagine e le conseguenze

L'indagine, coordinata dalla Procura di Milano, ha portato al sequestro della Gintoneria e di oltre 900mila euro, ritenuti il frutto dell'attività di riciclaggio.

Stefania Nobile, Davide Lacerenza e Davide Ariganello si trovano attualmente agli arresti domiciliari.

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