LA PROTESTA

Tensione fuori dal Tribunale per il presidio di Ultima Generazione

Tre attivisti sono sotto accusa per aver imbrattato il monumento LOVE dall'artista Maurizio Cattelan in piazza degli Affari

Tensione fuori dal Tribunale per il presidio di Ultima Generazione
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Momenti di tensione fuori dal Tribunale ieri 17 gennaio 2024, in corso di Porta Vittoria, tra i sostenitori di Ultima Generazione che hanno manifestato in occasione dell'udienza preliminare del processo agli attivisti che hanno imbrattato il monumento LOVE dall'artista Maurizio Cattelan posizionato in piazza degli Affari e i militanti della Lega Giovani in presidio per condannare le azioni dimostrative degli ambientalisti. La tensione, in particolare, con alcuni esponenti del sindacato di base ADL Cobas, presenti al presidio. La Polizia ha separato i due gruppi e dopo poco la situazione è tornata alla calma.

Presidio di Ultima Generazione

MILANO - I militanti della Lega Giovani, tra i quali c’erano anche il capogruppo del partito nel Consiglio comunale di Milano e responsabile della movimento giovanile per la Lombardia, Alessandro Verri, e il segretario provinciale, Samuele Piscina, avevano appena spiegato uno striscione con la scritta “Condannateli” e tirato fuori alcuni cartelli con scritto "Andate a lavorare!" e "Con l'elettrico 70mila posti di lavoro in meno", quando all’improvviso sono arrivati due esponenti del sindacato ADL COBAS, che sostenevano gli attivisti di Ultima Generazione. Con spintoni e urla hanno intimato ai militanti leghisti di andarsene.

Tensioni

Alla risposta di questi con cori che li apostrofavano come 'fascisti', gli esponenti del sindacato di base hanno dato vita a un parapiglia, durato alcuni minuti, con spinte, calci e anche uno sputo. Dopo l'intervento della Polizia, i giovani della Lega se ne sono andati, mentre gli esponenti del Cobas si sono uniti agli attivisti di Ultima Generazione e hanno preparato il presidio in sostegno dei tre ecoattivisti che oggi sono in tribunale per l'udienza preliminare del processo riguardante l'imbrattamento del monumento LOVE di Maurizio Cattelan, avvenuto il 15 gennaio 2023.

"Il problema ambientale è una questione seria e va affrontata senza invocare catastrofi o l'apocalisse" ha detto Alessandro Verri motivando la presenza dei giovani della Lega oggi davanti al tribunale. Poi, in merito a quanto accaduto, ha aggiunto: "Con le loro stesse armi, senza però interrompere i cittadini che hanno il sacrosanto diritto di lavorare o di andare a studiare, abbiamo detto la nostra. Democraticamente abbiamo preso spintoni, sputi e insulti dai paladini della nuova società del futuro. Nient'altro che ipocriti coccolati dalla sinistra".

Le accuse nei confronti dei tre attivisti

Lo scorso 4 gennaio il Comune di Milano, a seguito di una determina dirigenziale dell'area Arte nello Spazio Pubblico, si era costituito parte civile nel processo. I tre ecoattivisti, Fioretta, Sandro e Leonardo, sono accusati di "distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali e paesaggistici" e rischiamo la reclusione da 2 a 5 anni e una multa da 2.500 a 15 mila euro.

"Questo processo - ha dichiarato Anna Castoldi di Ultima Generazione interpellata durante il presidio - è puramente un distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica per far passare noi come dei vandali, quando i veri vandali sono le persone che non fanno nulla per prendere delle misure concrete immediate. Stiamo guardando il dito invece che la luna, ci concentriamo su un'azione non violenta, un'azione che non ha provocato danni, secondo le analisi che sono state fatte e secondo storici dell'arte, e dalla quale lo stesso Cattelan non si è sentito offeso o danneggiato. La scultura è in sé stessa provocatoria, fatta per interagire con lo spazio. Noi abbiamo fatto un atto a protezione del patrimonio artistico, culturale e ambientale, in quanto interagire con le sculture nello spazio è proprio il loro scopo. Abbiamo reso viva l'arte, non l'abbiamo danneggiata".

Le richieste di Ultima Generazione

Castoldi ha poi aggiunto:

"Noi chiediamo un fondo riparazione e chiediamo che il Governo si concentri su quello anziché spendere soldi pubblici per processare noi, che è assurdo. Usi i soldi per stanziare un fondo di riparazione che vada a tutte le vittime, passate e future, alle persone che hanno perso la loro casa, la loro vita, magari perché schiacciate da un albero o per eventi estremi che diventano sempre più frequenti e sempre più incontrollabili".

Monguzzi: "ascoltiamo questi ragazzi"

Al presidio era presente anche Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde in Consiglio comunale, che ha dichiarato:

"Penso che usare la vernice gialla sui monumenti sia una cosa sbagliata, però bisogna ascoltare questi ragazzi. Hanno fatto un mese di sciopero della fame davanti a Palazzo Marino e nessuno ha rivolto loro la parola. Questa città non fa niente per l'ambiente. Io penso che il Comune, prima di costituirsi parte civile, debba parlare e capire le ragioni di questi giovani. La costituzione di parte civile mi sembra veramente una cosa che non sta né in cielo né in terra".

De Corato d'accordo con il rinvio a giudizio

Il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, sul rinvio a giudizio per gli attivisti di Ultima Generazione, ha invece affermato:

"Per fortuna, oggi, non è stata concessa l’assoluzione verso questi eco-imbecilli come aveva richiesto il Pm. E’ arrivato, invece, il rinvio a giudizio e dal prossimo 18 marzo se ne ritornerà a parlare. A tal proposito, oggi in aula alla Camera, voteremo il Ddl imbrattamenti contro questi soggetti, su proposta del Ministro della Cultura Sangiuliano e, dalle prossime loro azioni, questi eco-imbecilli inizieranno a pagare ciò che romperanno ed a risarcire la collettività rispetto a ciò che danneggeranno. Nel Ddl odierno, infatti, ci sono pungenti disposizioni sanzionatorie rispetto a distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici. Il Governo, attraverso questo Decreto, non assumerà una posizione dura ma di buon senso. Trovo assurdo e vergognoso che, una buona parte della sinistra, ancora oggi continui a difendere e a mostrare solidarietà a questi attivisti di Ultima Generazione che proseguono nel deturpare, danneggiare, imbrattare e rovinare monumenti del nostro Paese che ci rendono e ci hanno resi famosi in tutto il mondo". 

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Il presidio di Ultima Generazione davanti Tribunale in occasione dell'udienza preliminare del processo agli attivisti che hanno imbrattato il monumento di Cattelan in piazza Affari (Foto Mianews)

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Il presidio di Ultima Generazione davanti Tribunale in occasione dell'udienza preliminare del processo agli attivisti che hanno imbrattato il monumento di Cattelan in piazza Affari (Foto Mianews)

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Il presidio di Ultima Generazione davanti Tribunale in occasione dell'udienza preliminare del processo agli attivisti che hanno imbrattato il monumento di Cattelan in piazza Affari (Foto Mianews)

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Il presidio di Ultima Generazione davanti Tribunale in occasione dell'udienza preliminare del processo agli attivisti che hanno imbrattato il monumento di Cattelan in piazza Affari (Foto Mianews)

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