Sul massacro di Bucha in Ucraina è guerra tra Boeri e l'Anpi
Il comunicato stampa dell'associazione partigiani è sembrato a molti un po' troppo "neutrale", senza una chiara posizione di condanna.
Sul massacro di Bucha in Ucraina è "guerra" tra Boeri e l'Anpi. Un vero e proprio scontro a distanza tra l'archistar e l'associazione partigiani. Al centro del dibattito il massacro di civili che ha interessato in questi giorni la città ucraina di Bucha durante il ritiro delle truppe dell'esercito russo.
Il massacro di Bucha e l'Anpi, il fatto
In queste ore Stefano Boeri, già assessore alla cultura a Milano e ora fresco di nomina a presidente della Triennale, oltre che archistar di fama internazionale, si è dissociato categoricamente dall'Anpi nazionale, l'associazione dei partigiani.
Sotto la lente appunto quando accaduto a Bucha, in Ucraina. Immagini shock che hanno fatto il giro del mondo provocando sdegno e orrore.
Ma il comunicato stampa diffuso dall'Associazione partigiani ha fatto storcere il naso e arrabbiare più di qualcuno.
Tra questi appunto anche Boeri che non ha mancato di manifestare apertamente le sue perplessità all'uscita del comunicato dell'associazione.
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Lo sdegno dell'archistar ed ex assessore
L'archistar ed ex assessore alla Cultura ha commentato così la nota e i passaggi dell'associazione:
"Mi vergogno profondamente di leggere queste righe da parte di un’Associazione che sembra aver dimenticato che la Resistenza antifascista aveva scelto da che parte stare, chi fossero i nemici, dove e come riconoscere i colpevoli e le vittime"
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Anpi all'angolo
Anche perché altre associazioni di partigiani hanno preso nel frattempo posizioni più nette sembrando quasi mettere "all'angolo" l'Anpi nazionale.
Le altre due associazioni italiane di partigiani (la socialista Fiap e la cattolica Anpc) infatti si sono nettamente schierate a sostegno dell'Ucraina aggredita, ed anche l'Anpi provinciale di Milano si è indirizzata su questa posizione tra l'altro organizzando nella basilica di San Carlo al Corso la recita "La salmodia della speranza" riportando nella locandina dell'evento i colori della bandiera ucraina e la dicitura:
"In ricordo della Resistenza Italiana, in onore della Resistenza Ucraina"