Famiglia Cirelli

Sotto sequestro il campo nomadi di via Bonfadini-Zama utilizzato come discarica abusiva 

Era diventato una discarica abusiva con un business illegale che raggiungeva un milione di guadagno l'anno.

Sotto sequestro il campo nomadi di via Bonfadini-Zama utilizzato come discarica abusiva 
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Era diventato una discarica abusiva con un business illegale che raggiungeva un milione di guadagno l'anno.

(Video di MiaNews)

Sotto sequestro il campo nomadi di via Bonfadini-Zama

Da oggi il campo nomadi di via Bonfadini-Zama, zona Est di Milano, è sotto sequestro ed è iniziata la demolizione dei manufatti abusivi presenti.
Quest'area era la base di un ingente e pericoloso traffico illecito di rifiuti. A scoprirlo è stato il Nucleo Problemi del Territorio della Polizia locale che, a giugno 2020, ha avviato una scrupolosa indagine. Il monitoraggio del degrado e del pericolo ambientale registrati attorno al campo ha permesso agli agenti di ricostruire il percorso illegale dei rifiuti.

La notizia è stata diffusa poche ore fa dal sindaco Beppe Sala , che ha commentato:
Sono certo che i provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina contribuiranno a riportare serenità e legalità tra gli abitanti del quartiere, da tempo vessati e stanchi di questa situazione. Ringrazio la Polizia Locale, la Direzione Distrettuale Antimafia e la Polizia di Stato per l'indagine, il coordinamento e il supporto fornito in questa delicata operazione a tutela dell'ambiente e della salute dei nostri concittadini.

33 arresti, tutti della stessa famiglia

A seguito dell'operazione di Polizia, scattata questa mattina e che si è conclusa con il sequestro del campo nomadi, vi è stato anche l'arresto di 33 persone (6 delle quali della famiglia Cirelli), conferma che quel campo era uno snodo nevralgico e fondamentale di un'illecita attività di smaltimento rifiuti.

Diversi imprenditori, al posto che rivolgersi ai regolari servizi di smaltimento, si affidavano stabilmente a all'organizzazione criminale che aveva organizzato una discarica abusiva nel campo nomadi di via Bonfadini-Zama, diventato illecito deposito di materiale di scarto, anche pericoloso.

Una volta che i camion pieni di rifiuti arrivavano al campo, un gruppo di "operai" effettuava un censimento della merce dividendo la parte da poter abbandonare nel campo da quella che invece si poteva vendere per il riciclo.

Un business illegale che raggiungeva un milione di guadagno l'anno, che finiva nelle tasche di un'intera famiglia sinti di origine abruzzese, con a capo il 56enne Umberto Cirelli. 

I reati contestati

I reati contestati sono associazione a delinquere per traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere per spaccio, estorsione con metodo mafioso: alcuni imprenditori erano stati minacciati dalla famiglia per obbligarli a servirsi di loro per lo smaltimento. Una 30ina tra lombardia e piemonte le aziende che si sono appoggiate a quest'organizzazione criminosa per lo smaltimento dei rifiuti.

40 persone erano residenti nel campo, che verrà ora raso al suolo: tra loro 10 minori, che verranno ricollocati dai servizi sociali.

In via Bonfadini c'è un altro campo regolare che non è stato in alcun modo coinvolto nell'operazione.

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