Si tuffa nel Ticino, ma non riemerge: morto 15enne milanese
A perdere la vita un adolescente di Motta Visconti, Comune in provincia di Milano
Quello che doveva essere un pomeriggio di divertimento e spensieratezza, da trascorrere in compagnia di amici lungo le sponde del Ticino, si è trasformato improvvisamente in una tragedia. E' successo nel pomeriggio di ieri, domenica 4 giugno 2023: un ragazzino milanese di 15 anni, dopo essersi tuffato nel fiume, non è più riemerso. Subito la chiamata ai soccorsi, il recupero del corpo e la corsa disperata in ospedale per salvargli la vita. Qui però, purtroppo, l'adolescente non ce l'ha fatta.
(Copertina: immagine di archivio)
Si tuffa nel Ticino, ma non riemerge: morto 15enne
Come raccontato da Prima Pavia, la tragedia si è verificata intorno alle 16 di ieri, domenica 4 giugno 2023, a Zerbolò, alla spiaggia dell’ex Colonia.
A perdere la vita, purtroppo, è stato un ragazzo di 15 anni di Motta Visconti, Comune della provincia di Milano. L'adolescente, ieri pomeriggio, aveva deciso di trascorrere una giornata con due amici lungo le sponde del fiume Ticino e si era recato in motorino alla spiaggia dell'Ex Colonia.
Intorno alle 16 un tuffo nel fiume azzurro nonostante le recenti piogge avessero alzato il livello dell'acqua. Ancora da accertare cosa possa essere successo, ma il 15enne ad un certo punto è sparito sott'acqua senza più riemergere. Gli amici che si trovavano con lui hanno immediatamente lanciato l'allarme. Sul posto sono così arrivati i Vigili del Fuoco che sono riusciti ad individuarlo poco più a valle del punto dove era stato visto sparire.
Le sue condizioni sono apparse da subito disperate, il 15enne era infatti in arresto cardiocircolatorio. Nel frattempo sul posto si è portato anche l'elisoccorso che, preso in carico il 15enne, lo ha trasferito al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Qui purtroppo i medici non hanno potuto far nulla per salvargli la vita e ne hanno constatato il decesso.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri per accertare l'accaduto. Resta da capire se il giovane sia stato vittima di un malore oppure di una delle insidie del fiume. La salma si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria per consentire l’eventuale autopsia.