Si spaccia rappresentante e ruba 60mila euro a una coppia di anziani: arrestato

Le indagini, condotte in poco più di tre mesi dai carabinieri di Rho, sono partite da una denuncia di truffa presentata nell’ottobre del 2020.

Si spaccia rappresentante e ruba 60mila euro a una coppia di anziani: arrestato
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Si spaccia rappresentante e ruba 60mila euro a una coppia di anziani: arrestato.

Si spaccia rappresentante e ruba 60mila euro a una coppia di anziani: arrestato

MILANO – Il 36enne, già noto alle forze dell’ordine, arrestato dai carabinieri di Rho a Tradate (Varese) è ritenuto responsabile di “truffa aggravata e sostituzione di persona aggravata continuata”.

Le indagini dei carabinieri

Le indagini, condotte in poco più di tre mesi dalla Stazione carabinieri di Rho sotto la direzione del sostituto procuratore Cristian Barilli, sono partite da una denuncia di truffa presentata nell’ottobre del 2020. In breve tempo i carabinieri sono riusciti a individuare il responsabile della truffa e a incastrarlo. L’uomo, da gennaio 2019 fino a ottobre 2020, ha ripetutamente indotto in errore due anziani coniugi rhodensi procurandosi un ingiusto profitto, pari a oltre 60mila euro.

Si qualificava come rappresentante di un'azienda di energia

Il 36enne si qualificava come rappresentante di un’azienda di energia, riuscendo a indurre i coniugi a stipulare nuovi contratti per i servizi di fornitura domestica di luce e gas, senza consegnare loro alcuna copia dei documenti sottoscritti. L’uomo si era inoltre offerto di provvedere personalmente ai pagamenti relativi alle spese derivanti dai contratti di fornitura, convincendo la coppia a effettuare, con cadenza quasi quotidiana e talvolta con insistenza, presentandosi anche in orario notturno, prelievi di contanti presso gli sportelli bancomat, sempre in sua presenza in modo da poter controllare le attività degli anziani e impossessarsi immediatamente del denaro. Oltre al denaro contante, l’uomo aveva indotto i due anziani a consegnargli alcuni gioielli in oro, a suo dire necessari a far fronte alle spese per la fornitura di luce e gas, garantendo che tali oggetti sarebbero stati riconsegnati loro una volta effettuato il pagamento ma di fatto mai restituiti.

Nell'estate del 2020

Con altrettanta spregiudicatezza, l’arrestato, nell’estate del 2020, aveva rappresentato ai coniugi la possibilità di effettuare opere di ristrutturazione dell’abitazione famigliare occupandosi direttamente delle pratiche necessarie a garantire un risparmio di costi. In due distinte occasioni si era quindi presentato insieme a loro, fingendosi il nipote, presso la sede di una società di credito dove le vittime avevano richiesto un prestito personale, la cessione del quinto e altri servizi, il cui valore era poi stato incassato dal truffatore, in parte nell’immediatezza in denaro contante e in parte attraverso un bonifico bancario su conto corrente a lui riconducibile.

L'arresto

Fortunatamente un terzo tentativo di richiesta di finanziamento non era andato a buon fine in quanto l’impiegato della banca, insospettitosi dall’atteggiamento dell’uomo, non aveva dato corso alla richiesta. L’uomo è stato arrestato e portato al carcere di San Vittore.

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