Il blitz all'alba

Sgomberate dalla Polizia le aule studio occupate della Statale di Milano, 28 studenti denunciati

Dal 19 ottobre diversi studenti vivevano e dormivano nelle aule occupate per denunciare l'assenza di adeguati spazi a loro dedicati.

Sgomberate dalla Polizia le aule studio occupate della Statale di Milano, 28 studenti denunciati
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Alle prime luci dell'alba di questa mattina, giovedì 4 novembre 2021, le aule dell'Università Statale di Milano della sede di via Festa del Perdono occupate da giorni dagli studenti di Ecologia Politica sono state sgomberate dalla Polizia. 28 studenti sono stati denunciati.

Sgomberate le aule occupate della Statale

Stamane il blitz della Polizia è scattato verso le 6, quando ancora gli studenti universitari dormivano nelle aule occupate dell'ex Dipartimento di Storia nel chiostro Legnaia di Festa del Perdono.

Secondo quanto appreso lo sgombero è stato pacifico e si è svolto senza che si siano registrati tafferugli o disordini, naturalmente con enorme sdegno e rabbia da parte degli studenti che si sono dovuti riversare sotto i portici dell'Università all'alba.

Era dal 2013 che la Polizia non entrava in università: l'intervento è stato chiesto dal Rettore Franzini, per ripristinare la legalità di quegli spazi. I giovani sono stati identificati e denunciati: si tratta di 28 ragazzi che dal 19 ottobre vivevano nel dipartimento. Tra loro ci sono studenti di ogni genere, anche qualcuno della frangia "no Green pass" che aderisce alle manifestazioni settimanali del sabato che stanno creando scompiglio e incredibili danni economici ai commercianti.

Il racconto dello sgombero

A raccontare quanto successo è una studentessa di Ecologia Politica Milano e membro del C.R.I.C., il Collettivo Rottura In Corso, un gruppo di "studentə" della Statale che martedì 19 ottobre hanno occupato quattro aule dell'ex Dipartimento di Storia nel chiostro Legnaia di Festa del Perdono e da allora dormono e vivono lì:

"Ieri sera come ogni sera ci siamo messi a dormire in università e sta mattina alle 6 del mattino una bella sorpresa: celere e Digos in università con un sacco di studenti che non facevano niente di male se non stare nelle proprie aule per cui pagano le tasse a studiare. Siamo stati sgomberati coattamente, sbattuti fuori dall'Università che ormai è un'Università che non ha più i valori dell'emancipazione e che non mette più al centro gli studenti, infatti la situazione è questa. Come potete vedere la situazione è questa: Università piena di Celere, che in Università non si vedeva dal 2013, complimenti."

Perchè sono state occupate le aule della Statale?

Il Collettivo Rottura In Corso, martedì 19 ottobre ha occupato quattro aule dell'ex Dipartimento di Storia nel chiostro Legnaia di Festa del Perdono, un gesto simbolico - e molto concreto - per riappropriarsi dei propri spazi. E' lo stesso C.R.I.C a spiegare che:

"L'occupazione vuole essere una risposta in primis alla carenza e all'inadeguatezza degli spazi accademici (di studio come di socialità e di aggregazione) all'interno della Statale.
Molto degli spazi presenti sono infatti vuoti o inutilizzati, oppure vengono messi a disposizione di enti ed eventi privati - come il Fuori Salone - a dimostrazione del fatto che quest’università è sempre più subordinata al profitto e orientata alle logiche del mercato del lavoro.
Vogliamo inoltre creare con la pratica dell'occupazione un'esperienza di autogestione che sia slegata dalle logiche produttivistiche che permeano questa società e che miri ad una decostruzione dell'oppressione capitalistica, patriarcale, coloniale e abilista, a partire dalla condivisione dei valori di antifascismo, antirazzismo, transfemminismo, anticapitalismo ed ecologismo.
Non ci riteniamo quindi una mera aula studio a disposizione dell’azienda universitaria, ma una realtà alternativa in cui trovare spazi liberati di socialità, aggregazione e confronto.
Lo spazio C.R.I.C. è aperto 24 ore su 24, sette giorni su sette: vieni a conoscerci!"

 

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