la protesta

Sciopero generale: anche i lavoratori Atm incrociano le braccia

L'adesione all'agitazione potrebbe bloccare i servizi tra le 8.45 e le 15

Sciopero generale: anche i lavoratori Atm incrociano le braccia

La mobilità milanese si prepara a un venerdì complicato: il 12 dicembre 2025 il personale di Atm parteciperà allo sciopero generale promosso dalla Cgil, causando possibili disagi su metropolitane, autobus e tram. Ripercussioni sono attese anche sulla circolazione ferroviaria e sulla funicolare Como-Brunate, anch’essa gestita da personale Atm.

Sciopero generale: anche i lavoratori Atm incrociano le braccia

MILANO – Secondo quanto comunicato dall’azienda di trasporti, il servizio urbano potrebbe essere ridotto o sospeso tra le 8.45 e le 15, fascia in cui non viene garantita la regolarità delle linee. Anche la funicolare comasca potrebbe fermarsi, con possibili interruzioni dalle 19.30 fino alla chiusura del servizio.

Le fasce di garanzia precedenti e successive allo sciopero dovrebbero invece rimanere operative, ma Atm invita i cittadini a organizzarsi per tempo.

Le ragioni della protesta

La mobilitazione si inserisce nel più ampio sciopero nazionale indetto per contestare l’impianto del Disegno di legge di Bilancio, ritenuto dal sindacato penalizzante per lavoratori, pensionati e categorie fragili.

Secondo la Cgil, la manovra non risponde ai bisogni reali del Paese: si chiede di dirottare più risorse verso sanità, scuola, politiche sociali, sostegno alla non autosufficienza e all’edilizia pubblica, anziché privilegiare interventi considerati insufficienti o recessivi. Il sindacato punta inoltre a un sistema fiscale più equo, con maggiore progressività, contrasto all’evasione, revisione delle agevolazioni ritenute inique e una tutela dei redditi dall’erosione dovuta all’inflazione.

Contratti, pensioni e lavoro: gli altri nodi

Oltre alla manovra economica, la protesta porta al centro anche altri temi: il rinnovo dei contratti nazionali, la richiesta di investimenti nelle politiche industriali e nel terziario, e un cambio di rotta sulle pensioni, con la richiesta di superare l’impianto della legge Fornero e introdurre forme di tutela per giovani e lavoratori con carriere discontinue.

Tra le priorità vengono citate più assunzioni nella pubblica amministrazione, l’eliminazione delle forme di lavoro precario, un controllo più rigoroso sugli appalti e il rafforzamento delle misure per la sicurezza nei luoghi di lavoro.