Sala dà ragione a Piantedosi: "A Milano non c'è emergenza sicurezza"
Dopo la presenza di ieri a Milano del ministro Piantedosi continua la polemica sulla sicurezza tra il sindaco Sala e il presidente lombardo Fontana
Durante la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto ieri in Prefettura alla presenza del ministro Piantedosi, il sindaco Sala ha mostrato alcuni dati relativi al calo della criminalità nel capoluogo lombardo dimostrando che la città è più sicura che in passato.
Sala dà ragione a Piantedosi: "A Milano non c'è emergenza sicurezza"
MILANO - "Rispetto alla polemica Piantedosi- Fontana, ha ragione Piantedosi, ci si sta lavorando": ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala, intervenendo su Radio1 in merito alla diversa visione tra il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il governatore Attilio Fontana sul tema sicurezza.
Sulla situazione della stazione Centrale
Parlando in particolare dell'area della stazione Centrale il sindaco ha poi affermato che "dietro c'è un disagio, una patologia, qualcosa che va curato, non è solo questione di repressione. Stiamo parlando di un mondo degradato che va oggettivamente assistito e noi ci stiamo alleando con associazioni che fanno questo lavoro. Ci stiamo lavorando con intensità e non superficialmente".
Quanto al ministro, Sala ha aggiunto: "Non posso non dare atto che il ministro Piantedosi è presente. Al di là della valutazione del giudizio politico su altre materie io credo che sia presente e che ieri abbia detto delle cose con chiarezza".
Fontana sulla visita del ministro
Il presidente della Regione Attilio Fontana, in merito alle dichiarazioni di ieri a Milano del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha commentato: "Sono assolutamente soddisfatto perché il ministro Piantedosi ha accertato come sia una situazione da affrontare e che abbia promesso l'invio di 430 nuovi agenti di Polizia. Mi sembra che inizi ad essere un messaggio importante e mi pare che anche ai fini della percezione vedere una divisa possa essere un qualcosa di rassicurante".
La percezione della sicurezza e la questione stupri
Commentando l'affermazione di Piantedosi che "l'insicurezza è solo percepita", Fontana ha aggiunto: "L'insicurezza è soprattutto percepita e mi permetto di dire che anche se i reati sono ridotti del 39 per cento (nel quadrante della Stazione Centrale di Milano rispetto ai dati del 2019, ndr), in un paese civile e in una città civile non si possa fare il raffronto fra 107 e 87 stupri: in un paese civile gli stupri non dovrebbero esserci, punto.
Finché ce ne sarà uno la sicurezza rimarrà sempre poco percepita perché una ragazza non sa se lei avrà la sfortuna di subire quell'unico stupro che si verifica - ha spiegato Fontana -. Noi dobbiamo fare in modo che le nostre ragazze e le nostre mogli possano circolare in assoluta sicurezza perché è un loro diritto: purtroppo se mi rubano un Rolex lo posso ricomprare, ma chi subisce una violenza rischia di non recuperare più il dramma".